Le VPN sono legali in Italia?

L’elenco delle VPN legali in Italia comprende tutte le VPN disponibili giacché, non essendone proibito l’uso da alcuna disposizione specifica, a renderle fuorilegge non è tanto la funzione che assolvono in astratto quanto, eventualmente, il loro uso per uno specifico fine contrario alla legge. Allo stesso modo per cui la locazione di un appartamento non è di per sé illecito a meno che l’immobile non serva per esercitarvi la prostituzione oppure per la produzione e/o lo spaccio di stupefacenti.

Ciò chiarito, le VPN sono delle reti virtuali costituite da utenti i cui IP assegnati originariamente dall’Internet Provider di turno vengono scambiati con altri offerti dal gestore del Network, e nelle quali i dati circolano in forma criptata. Quindi, il risultato di non rendere identificabile l’utente e, quand’anche le sue attività online venissero intercettate, il fatto che non siano ‘leggibili in chiaro’ da un malintenzionato perché criptate, è indubbiamente un ottimo punto a favore della privacy individuale.

Il problema potrebbe sorgere, e sottolineiamo il condizionale d’obbligo, quando sia un malintenzionato a voler beneficiare di tanta riservatezza. E’ questa la ragione per cui in certi Paesi in cui il controllo dell’Autorità è fortemente e dichiaratamente invasivo, tra i quali -non- figura l’Italia, l’uso delle VPN è vietato o soggetto a forti restrizioni.

Nel nostro caso, fuori dai casi estremi dell’anonimato ricercato al fine di architettare o consumare gravi delitti, dal terrorismo alla pedopornografia per citare i più gravi e e poi continuando fino all’uso disinvolto ed estremamente diffuso dell’accesso abusivo a contenuti protetti dal diritto d’autore che colpisce quotidianamente i colossi dello streaming, ribadiamo, le VPN sono del tutto legali in Italia!

Prima di rimandare alla recensione delle più affidabili e migliori VPN disponibili in Italia, va citata quella di Google che, offerta in abbinamento a determinati propri servizi, non può dirsi però del tutto soddisfacente per il fatto che continua a collocare geograficamente l’utente in Italia. Verosimilmente per finalità connesse alle inserzioni pubblicitarie visualizzate, seppur non targettizzate sullo specifico utente.

Tutto ciò detto, non sarebbe realistico pensare che chiunque usi una VPN possa compiere qualunque cosa con la garanzia di una sorta di immunità generalizzata e onnicomprensiva. Di fronte a reati di una gravità tale da giustificare indagini approfondite che includano anche rogatorie internazionali se del caso, l’Autorità giudiziaria per tramite della Polizia postale potrà certamente associare a un determinato indirizzo (anche se all’interno delle innumerevoli VPN legali attive) una determinata postazione o dispositivo. Il che non equivale automaticamente a conoscere l’identità dell’autore di una certa minaccia o degli appartenenti a un determinato gruppo eversivo o di pedofili ma sarà comunque un primo, importante passo verso l’individuazione del responsabile o dei responsabili.

In più, il Decreto legge nr. 161/2019, più comunemente conosciuto come il Decreto sui ‘trojan di Stato’, permette l’individuazione esatta di un soggetto, anche ‘nascosto’ all’interno di una VPN, con una precisa azione investigativa che non riguarda di per se stessa le VPN ma che consiste nell’installazione sul dispositivo del soggetto sottoposto a indagini di un software spia con il quale successivamente raccogliere gli elementi di prova ‘alla fonte’, come gli url digitati o i messaggi scambiati…

In definitiva, fuori dai casi di uso fraudolento, illecito o criminoso, le VPN sono perfettamente legali in Italia e, per chiunque semplicemente tenga alla propria privacy in rete sono anzi consigliate in tutte quelle situazioni in cui un proprio dispositivo (computer, tablet, orologio o smartphone che sia) sia collegato a una rete della cui sicurezza non si sia assolutamente certi (università, ufficio, wifi pubblico cittadino, aeroporto, hotel…).