Sciogliere l’unione civile registrata davanti al giudice

Sciogliere l’unione civile registrata davanti al giudice

Lo scioglimento dell’unione civile in comune è un procedimento legale che permette di porre fine ad un legame affettivo e giuridico tra due persone dello stesso sesso. Questo articolo fornirà una panoramica completa su come avviene il processo di scioglimento dell’unione civile registrata davanti al giudice, analizzando i requisiti, le procedure e le conseguenze legali che ne derivano.

L’istituto dell’unione civile è stato introdotto in Italia nel 2016 con la legge n. 76/2016, che ha riconosciuto alle coppie dello stesso sesso la possibilità di formalizzare il proprio legame attraverso una registrazione davanti all’ufficiale di stato civile del comune di residenza. Tuttavia, come in ogni relazione, possono sorgere dei problemi che portano alla decisione di sciogliere l’unione civile.

Per poter richiedere lo scioglimento dell’unione civile in comune, è necessario che siano trascorsi almeno tre anni dalla data di registrazione. Inoltre, è fondamentale che entrambe le parti siano d’accordo sulla decisione di porre fine alla relazione. Nel caso in cui uno dei partner non sia d’accordo, sarà necessario rivolgersi al giudice per ottenere lo scioglimento.

La richiesta di scioglimento dell’unione civile in comune deve essere presentata al tribunale competente, che varia a seconda del luogo di residenza dei partner. La procedura prevede la nomina di un avvocato che rappresenterà gli interessi delle parti durante il processo. È importante sottolineare che, a differenza del matrimonio, lo scioglimento dell’unione civile non richiede la presenza di un giudice, ma può essere ottenuto attraverso una procedura amministrativa.

Durante il processo di scioglimento dell’unione civile in comune, il giudice valuterà diverse questioni, come la divisione dei beni e delle responsabilità genitoriali nel caso in cui ci siano figli nati o adottati durante la relazione. Sarà necessario presentare tutta la documentazione necessaria per dimostrare la situazione patrimoniale e familiare delle parti coinvolte.

Una volta ottenuto il decreto di scioglimento dell’unione civile, le parti saranno considerate legalmente separate e potranno procedere con la divisione dei beni e delle responsabilità genitoriali in base a quanto stabilito dal giudice. È importante sottolineare che, a differenza del matrimonio, lo scioglimento dell’unione civile non comporta l’obbligo di pagare un assegno di mantenimento, a meno che non sia stato stabilito dal giudice.

In conclusione, lo scioglimento dell’unione civile registrata davanti al giudice è un procedimento legale che permette di porre fine ad un legame affettivo e giuridico tra due persone dello stesso sesso. Per richiedere lo scioglimento, è necessario che siano trascorsi almeno tre anni dalla registrazione e che entrambe le parti siano d’accordo sulla decisione. La procedura prevede la presentazione di una richiesta al tribunale competente e la nomina di un avvocato. Durante il processo, il giudice valuterà diverse questioni, come la divisione dei beni e delle responsabilità genitoriali. Una volta ottenuto il decreto di scioglimento, le parti saranno considerate legalmente separate e potranno procedere con la divisione dei beni e delle responsabilità genitoriali. Possiamo quindi dire che lo scioglimento dell’unione civile in comune è un processo complesso che richiede l’assistenza di un avvocato specializzato e che può avere conseguenze legali significative per entrambe le parti coinvolte.