Interrompere il legame con il partner dello stesso sesso in presenza di figli

Interrompere il legame con il partner dello stesso sesso in presenza di figli

Lo scioglimento dell’unione civile tramite tribunale è un evento che può verificarsi anche nelle coppie dello stesso sesso. Questo articolo si propone di analizzare le implicazioni e le procedure che coinvolgono il processo di separazione quando sono presenti figli all’interno della coppia.

In Italia, l’unione civile tra persone dello stesso sesso è stata introdotta nel 2016 con la legge n. 76. Questa legge ha riconosciuto alle coppie omosessuali una serie di diritti e doveri simili a quelli previsti per il matrimonio. Tuttavia, come avviene per le coppie eterosessuali, anche le unioni civili possono giungere al termine e richiedere uno scioglimento.

Lo scioglimento dell’unione civile tra persone dello stesso sesso può avvenire in due modi: consensuale o giudiziale. Nel primo caso, le parti raggiungono un accordo sulla separazione e presentano una richiesta congiunta al tribunale. Nel secondo caso, invece, uno dei partner presenta una domanda di scioglimento unilaterale al tribunale, che valuterà la situazione e prenderà una decisione.

Nel caso in cui sia presente un figlio all’interno della coppia, il tribunale dovrà prendere in considerazione il suo interesse superiore. Infatti, l’articolo 155 del Codice Civile stabilisce che, in caso di separazione o divorzio, il giudice deve adottare tutte le misure necessarie a tutelare il minore. Queste misure possono riguardare la custodia, l’affidamento, il mantenimento e il diritto di visita del figlio.

Il tribunale, nel decidere sullo scioglimento dell’unione civile, terrà conto di diversi fattori, come la capacità genitoriale dei due partner, la volontà del minore, la sua età e il suo grado di maturità. Inoltre, il giudice potrà ascoltare il parere di un consulente tecnico d’ufficio, che fornirà una valutazione psicologica della situazione.

È importante sottolineare che, a parere di chi scrive, il tribunale non prenderà in considerazione l’orientamento sessuale dei genitori nella decisione finale. Infatti, l’orientamento sessuale non è un elemento determinante per stabilire la capacità genitoriale di una persona. Ciò che conta è la capacità di garantire il benessere e lo sviluppo del minore.

Durante il processo di scioglimento dell’unione civile, il tribunale potrà anche decidere sul mantenimento del figlio. L’articolo 337-bis del Codice Civile stabilisce che entrambi i genitori sono tenuti a contribuire al mantenimento dei figli in proporzione alle loro rispettive capacità economiche. Il tribunale valuterà quindi le condizioni economiche dei due partner e stabilirà l’importo del mantenimento.

Inoltre, il tribunale potrà decidere sulla custodia del figlio. L’articolo 337-ter del Codice Civile prevede che la custodia possa essere affidata a uno dei genitori o a entrambi, in base al superiore interesse del minore. Il tribunale valuterà la capacità dei genitori di prendersi cura del figlio e di garantirgli un ambiente stabile e sicuro.

Altresì, il tribunale potrà stabilire il diritto di visita dell’altro genitore. L’articolo 337-quater del Codice Civile prevede che, anche in caso di affidamento esclusivo della custodia a uno dei genitori, l’altro genitore ha il diritto di mantenere un rapporto significativo con il figlio. Il tribunale stabilirà quindi le modalità e la frequenza delle visite.

In conclusione, lo scioglimento dell’unione civile tra persone dello stesso sesso in presenza di figli è un evento che richiede una valutazione attenta e dettagliata da parte del tribunale. Quest’ultimo dovrà prendere in considerazione il superiore interesse del minore e adottare tutte le misure necessarie per garantire il suo benessere. Possiamo quindi dire che, in caso di separazione, è fondamentale che i genitori collaborino e mettano al primo posto il benessere dei figli.