Intercettazioni: cinque anni di carcere, ricadute su giustizia e informazione

Il premier ha annunciato che "Con un intervento che faremo al Consiglio dei ministri della prossima settimana introdurremo il divieto assoluto di intercettazione telefonica, con esclusione per indagini che riguardano la criminalità organizzata, la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra o il terrorismo". Saranno previsti "cinque anni di carcere a chi ordinerà queste intercettazioni, cinque anni di carcere a chi le eseguirà e cinque anni di carcere a chi le propalerà, e una penalizzazione finanziaria importante per gli editori che le pubblicheranno".

Intercettazioni, sì a condanne per gli editori e i giornalisti

Ammende e arresto per la pubblicazione degli atti. Vietate anche le “registrazioni fraudolente”. Con la bocciatura degli emendamenti soppressivi la pubblicazione degli atti comporta, per editori, una multa da 64.500 a 464.700 euro. Per i giornalisti è prevista una condanna fino a 2 mesi di carcere o un’ammenda da 2.000 a 10.000 euro, per la … Leggi tutto

Intercettazioni, un comma salva i servizi segreti

Un emendamento salva i servizi segreti dalle asperità della futura legge sulle intercettazioni, all’esame della commissione Giustizia del Senato. Resta, infatti, il carcere fino a 4 anni per chiunque esegua registrazioni o riprese video di dialoghi «in modo fraudolento» salvo, appunto, che queste avvengano nell’ambito «della difesa della sicurezza nazionale». L’articolo su avvenire.it

Intercettazioni? Tutto lecito, basta che le eseguano i privati

Per la Cassazione: a) tra privati e’ lecita l’acquisizione di colloqui; b) si puo’ usare l’intercettazione di un privato che usi mezzi messi a disposizione dalla P.G., purche’ questa “non tenda l’orecchio” in diretta; c) la P.G. puo’ intercettare i colloqui con le persone informate dei fatti; d) la Costituzione non tutela la riservatezza delle … Leggi tutto