Si può includere l’amministratore di sostegno nel testamento?

L’amministratore di sostegno è una figura prevista dalla legge italiana per tutelare le persone che, per diverse ragioni, non sono in grado di provvedere in modo autonomo ai propri interessi. Questa figura può essere nominata dal giudice tutelare o direttamente dal soggetto interessato, nel caso in cui abbia ancora la capacità di intendere e di volere. Ma cosa succede se si desidera includere l’amministratore di sostegno nel testamento?

Secondo quanto previsto dall’articolo 404 del Codice Civile, l’amministratore di sostegno ha il compito di assistere e rappresentare il beneficiario nelle decisioni di carattere personale e patrimoniale. Tuttavia, la nomina dell’amministratore di sostegno non può essere inserita direttamente nel testamento, in quanto si tratta di un atto che deve essere predisposto in vita dal soggetto interessato o, in caso di incapacità, dai familiari o dal giudice tutelare.

È importante sottolineare che il testamento è un atto unilaterale, redatto dal testatore per disporre dei propri beni dopo la propria morte. In esso si possono indicare i beneficiari delle proprie sostanze, nonché eventuali disposizioni particolari riguardanti la destinazione dei beni stessi. Tuttavia, la nomina dell’amministratore di sostegno non rientra tra le disposizioni che possono essere inserite nel testamento.

La nomina dell’amministratore di sostegno, infatti, è disciplinata dagli articoli 404 e seguenti del Codice Civile e deve avvenire secondo le modalità previste dalla legge. In particolare, il soggetto interessato può indicare una persona di sua fiducia come amministratore di sostegno, oppure il giudice tutelare può nominare un amministratore di sostegno in caso di incapacità del soggetto stesso.

È importante sottolineare che l’amministratore di sostegno ha il compito di assistere il beneficiario nelle decisioni di carattere personale e patrimoniale, ma non ha il potere di disporre dei beni del beneficiario dopo la sua morte. Pertanto, la nomina dell’amministratore di sostegno non può essere inserita nel testamento, in quanto si tratta di un atto che riguarda esclusivamente la gestione dei beni e delle decisioni personali del beneficiario in vita.

Inoltre, è importante tenere presente che il testamento è un atto revocabile, che può essere modificato o revocato in qualsiasi momento dal testatore. Al contrario, la nomina dell’amministratore di sostegno è un atto irrevocabile, che può essere revocato solo dal giudice tutelare in determinate circostanze.

In conclusione, possiamo dire che l’amministratore di sostegno non può essere incluso nel testamento, in quanto si tratta di una figura disciplinata dalla legge in modo specifico e separato. Tuttavia, è importante che chi desidera nominare un amministratore di sostegno si informi sulle modalità e le procedure previste dalla legge, al fine di garantire una corretta tutela dei propri interessi e della propria persona.