Trasparency International: Corruzione, bocciata l’Italia

Nella classifica annuale dell’Ocse il nostro paese si piazza al quarantesimo posto con un voto pari a 5/10. Islanda prima per onestà. Nell’isola nordica la corruzione, a detta della comunità d’affari e degli analisti, quasi non esiste. È il risultato della ricerca dell’organizzazione Trasparency International, pubblicata dalla rivista Observer dell’Ocse, sulla percezione della corruzione in 158 Paesi.

Frequenze tv, Bruxelles chiede chiarimenti sui rischi di monopolio

La Commissione europea mette nel mirino la legge Gasparri sul settore televisivo con una lettera inviata al ministero delle Comunicazioni prima di Natale. Si tratta di un vero e proprio interrogatorio sul sistema di distribuzione delle frequenze per il digitale terrestre introdotto dalla legge fortemente voluta dal governo Berlusconi.

Opinioni: Direttiva servizi, come farne buon uso

Nella scorsa primavera il progetto di legge quadro sull’organizzazione del mercato europeo dei sevizi, conosciuto sotto il nome di direttiva Bolkestein, ha sollevato in Francia una fiera opposizione….Un anno più tardi, dopo un lungo lavoro parlamentare, la direttiva è di nuovo in ballo. Reca significativi emendamenti, frutto di compromessi tra Ppe e Pse, ma persegue sempre lo stesso obiettivo: organizzare e rendere sicura l’apertura di un mercato, ancor oggi frammentato da una miriade di regolamenti internazionali, onde promuovere la concorrenza in seno ai 25.

Ue: qualifiche professionali. Comunitaria 2005

La direttiva 36/2005 fissa le regole con le quali uno Stato membro riconosce le qualifiche acquisite in un alto paese della Comunità ai fini dell’accesso alle professioni regolamentate al proprio interno. I lavoratori subordinati o autonomi, compresi i liberi professionisti, possono accedere alla stessa professione di cui hanno acquisito il titolo nel paese di origine e possono esercitarla alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato membro ospitante.

Bruxelles: rispettate le regole, non lo spirito Ue

Il blitz di Parigi che ha portato all’annuncio di nozze tra Gaz de France e Suez per impedire l’avanzata di Enel «rispetta la legge, ma non lo spirito del mercato interno europeo. Sotto il profilo della Concorrenza l’esecutivo comunitario valuterà invece l’operazione ‘con la massima determinazione e nei dettagli, per stabilire se è compatibile con le regole della concorrenza’.

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