Di fronte a un atto impositivo ingiusto proveniente dalla Pubblica amministrazione, il Cittadino ha diverse possibilità di difesa tra le quali il ricorso in autotutela per prescrizione intervenuta della pretesa vantata contro di sé.
Il ricorso in autotutela per prescrizione è infatti uno dei numerosi motivi per i quali è possibile presentare l’Istanza di annullamento in autotutela di un atto che sia palesemente viziato: o perché inviato nonostante il destinatario abbia già adempiuto al proprio obbligo (come ad esempio il pagamento di una contravvenzione o il versamento dell’IMU) oppure di fronte addirittura a un errore materiale sulla persona o sull’oggetto della pretesa (come nel caso della richiesta inviata a un omonimo o per un’auto così come per un’immobile non di proprietà del destinatario dell’atto da annullare).
Abbiamo già avuto modo di trattare una vicenda analoga nell’articolo sulla verifica del pagamento del bollo auto con l’Agenzia delle Entrate di cui consigliamo la lettura per completezza e il testo guida predisposto qui di seguito alla voce Ricorso in autotutela fac simile.
Tutto ciò premesso, il ricorso in autotutela per prescrizione ha lo scopo di segnalare alla Pubblica amministrazione l’esistenza di un vizio grave (quale la prescrizione è!) relativo all’atto che questa ha notificato al Cittadino o al Contribuente in modo che la stessa Pubblica amministrazione possa annullarlo, evitando così l’avvio del procedimento di ricorso (altrimenti inevitabile!) per la difesa dei diritti e interessi legittimi dell’interessato.
L’invio della PA di atti impositivi basati su pretese prescritte meriterebbe non poche considerazioni dal momento che, non volendo pensare a un atto consapevole da parte del Funzionario responsabile, non libera comunque l’Amministrazione dalla ‘macchia’ di un errore, spesso ripetuto verso centinaia o migliaia di Contribuenti, numerosi dei quali adempiranno alla pretesa ingiusta perché in buona fede o perché scoraggiati dalla prospettiva di quanto un ricorso innanzi al Giudice comporti.
Come fare ricorso in autotutela per prescrizione quindi?
Alcuni comuni ed enti hanno predisposto una propria modulistica per facilitare l’invio e l’elaborazione delle Istanze di annullamento rivolte loro ma, in ogni caso, un qualunque scritto che contenga gli elementi essenziali della vicenda (dati dell’interessato, riferimento dell’atto di cui si chiede l’annullamento, richiesta esplicita di annullamento e firma) e che sia inviato a mezzo PEC, o raccomandata a.r., o protocollato personalmente, dovrà essere trattato dall’Amministrazione assegnandovi un numero di protocollo, indicando il nominativo del Responsabile del procedimento e, una volta esaminata l’istanza, fornendo una risposta motivata.
I riferimenti normativi per un eventuale approfondimento sono reperibili nell’articolo 2-quater del D.L. 564/1994 convertito dalla Legge 30 novembre 1994, nr. 656 e nel D.M. 37/1997.
Può accadere, per esperienza diretta di chi scrive, che il Funzionario responsabile non convenga sulla necessità di annullamento e respinga l’istanza adducendo motivazioni generiche che lascino legittimamente il sospetto che il diniego dell’annullamento in realtà nasconda l’intenzione di non ammettere l’errore iniziale, magari dello stesso Funzionario.
L’aver atteso oltre il termine di prescrizione di un diritto che, probabilmente, l’Amministrazione avrebbe potuto far valere, rappresenterebbe infatti un danno patrimoniale / erariale per l’Amministrazione stessa del quale il Funzionario stesso dovrebbe rispondere…
Ricorso in autotutela Fac simile
Il sottoscritto (nome e cognome) nato a (città, provincia, stato) il (giorno, mese, anno), codice fiscale, residente a (cap, città, via, numero) – premesso che in data (giorno, mese, anno) ho ricevuto (indicare il tipo di atto) con numero (indicare il numero di protocollo o riferimento stampato) – considerato che il predetto atto risulta illegittimo perché (indicare il motivo di nullità, come l’intervenuta prescrizione per il decorso di x anni dalla iscrizione a ruolo, oppure notifica, oppure ultima richiesta ricevuta) – chiede l’annullamento dell’atto indicato. Data, Firma – In allegato, copia del documento d’identità valido.
Nota: Suggeriamo comunque di chiedere all’Amministrazione interessata l’eventuale modulistica per la presentazione dell’Istanza / Ricorso in autotutela per prescrizione
Due note importanti, da leggere con attenzione:
La prima. La presentazione di un reclamo /Istanza / Ricorso in autotutela per prescrizione non interrompe il termine entro il quale si possa impugnare l’atto dinnanzi al Giudice competente. Nel caso l’Amministrazione tardi nel rispondere bisognerà procedere senza indugio presso il Giudice di Pace, tribunale Ordinario o Commissione Tributaria del caso;
La seconda. Ogni atto ha un diverso tempo di prescrizione che potrebbe essere stato interrotto prorogando il tempo necessario alla prescrizione, nel caso in cui l’Amministrazione interessata abbia compiuto un atto formale finalizzato all’esercizio di quel diritto / credito come l’iscrizione a ruolo, l’invio di una cartella esattoriale o una messa in mora. E’ opportuno controllare, anche presso la stessa Amministrazione informalmente contattando il servizio informazioni, oppure formalmente con una Richiesta di accesso agli atti, l’esistenza di uno di questi documenti.
I tempi di prescrizione
Il termine ordinario di prescrizione è stabilito dal Codice civile in 10 (dieci) anni tuttavia è prevista la prescrizione breve in 5 (cinque) anni le sanzioni e in 3 (tre) anni per talune imposte quali l’IMU.
Suggeriamo la richiesta di un nostro parere legale on-line per la predisposizione dell’Istanza e il conteggio con verifica dell’intervenuta prescrizione.
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