La verifica del pagamento del bollo auto con l’Agenzia delle Entrate

I più scrupolosi e attenti alle proprie finanze che non vogliano incorrere nelle sanzioni previste per l’omesso o ritardato pagamento, effettueranno regolarmente la verifica del pagamento del bollo auto con l’Agenzia delle Entrate per essere certi di non dimenticare nessuna scadenza.

Il servizio, disponibile sotto diverse forme a seconda della Regione di residenza, permette o di interrogare il database direttamente per un determinato anno in base alla targa e alla categoria del veicolo in Sicilia, Sardegna, Marche, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta oppure, in tutte le ragioni, di utilizzare la funzione di calcolo del bollo dovuto per verificare indirettamente lo stato di ‘pagato’ o meno.

Istituito con il D.P.R. nr. 39 del 1953, il Testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche stabilisce che i possessori di un veicolo (auto, moto, ecc.) debbano pagarlo annualmente prendendo come riferimento l’ultimo giorno del mese di immatricolazione, con un mese di tolleranza in occasione delle successive scadenze annuali.

Passata la scadenza, sull’importo non versato andrà calcolata una mora dello 0,3% e una sanzione variabile a seconda del ritardo stesso a cui andrà aggiunta una multa e ulteriori interessi nel caso si possa e voglia procedere a pagarlo con il cosiddetto Ravvedimento operoso.

Mora0,3%
a cui bisogna aggiungere una sanzione variabile:
entro 14 giorni0,1%
tra 15 e 30 giorni1,5%
tra 30 e 90 giorni1,67%
tra 90 e 365 giorni3,75%
a cui bisogna aggiungere per il ravvedimento operoso:
multa 30% dell’importo dovuto
interessi semestrali (fino al massimo di 1 anno)0,5%
Tabella di mora, sanzioni e Ravvedimento operoso per mancato pagamento del bollo auto

Appare evidente come sia più che opportuno fare regolarmente una verifica del pagamento del bollo auto con l’Agenzia delle Entrate, anche per scongiurare un errore di contabilizzazione del bollo auto correttamente pagato nei termini.

Nel caso di compravendita di auto usate tra privati, o di altro veicolo, i rapporti tra vecchio e nuovo proprietario sono ora chiari avendo riguardo a quando avvenga il passaggio di proprietà: il bollo relativo agli anni precedenti non potrà quindi essere chiesto al nuovo proprietario al quale il veicolo non potrà essere sottoposto a fermo amministrativo per le mancanze del precedente proprietario.

Cosa fare quindi se a seguito della verifica del pagamento del bollo auto con l’Agenzia delle Entrate questo risultasse ancora dovuto?

Nel caso si tratti del bollo auto non più vecchio di 3 anni, si potrà regolarizzare la posizione di quello dovuto da non più di 12 (dodici) mesi mediante il ravvedimento operoso mentre per gli altri non si potrà far altro che attendere gli Avvisi di pagamento che l’Agenzia delle Entrate invierà con il calcolo degli interessi e delle sanzioni dovute.

Entro 12 mesiRavvedimento operoso
Entro 3 anniPagamento dell’Avviso di accertamento
Oltre 3 anniIstanza di annullamento in autotutela e
Ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale
Azioni possibili per la regolarizzazione del bollo auto scaduto

Nel caso invece in cui il bollo auto sia più vecchio di 3 (tre) anni, converrà verificare se sia prescritto e, al ricevimento dell’Avviso di pagamento, agire per regolarizzare formalmente la situazione attraverso un’Istanza di annullamento in autotutela con la quale l’Amministrazione, riconosciuta l’intervenuta prescrizione, provvederò ad annullare l’avviso oppure, in caso di mancata risposta o di risposta negativa che appaia ingiustificata al Contribuente, mediante la proposizione di ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di competenza.

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