La possibile dichiarazione di Fallimento in bonis
La dichiarazione fallimento non debitoria è un procedimento giudiziario che può essere avviato da un’azienda o da un imprenditore individuale che si trova in una situazione di crisi economica, ma che non è insolvente. Questa particolare forma di fallimento, prevista dall’articolo 14 della legge fallimentare, consente all’impresa di dichiarare la propria incapacità di far fronte alle proprie obbligazioni, senza però essere in stato di insolvenza.
La dichiarazione di fallimento in bonis può essere richiesta quando l’azienda o l’imprenditore individuale si trova in una situazione di crisi economica, ma non è in grado di pagare i propri creditori. In questo caso, l’impresa può presentare una domanda di fallimento presso il tribunale competente, allegando una relazione sulla propria situazione economica e finanziaria.
Il tribunale, dopo aver valutato la domanda e la documentazione allegata, può decidere di dichiarare il fallimento in bonis dell’impresa. Questa decisione comporta la nomina di un curatore fallimentare, che avrà il compito di gestire il patrimonio dell’azienda e di liquidare i suoi beni per soddisfare i creditori.
La dichiarazione di fallimento in bonis può essere una soluzione vantaggiosa per l’impresa, in quanto permette di evitare il pignoramento dei beni e la vendita all’asta. Inoltre, l’azienda può continuare a operare durante il periodo di fallimento, sotto la supervisione del curatore fallimentare.
Tuttavia, è importante sottolineare che la dichiarazione di fallimento in bonis non è una soluzione per tutti i casi di crisi economica. Infatti, questa procedura può essere avviata solo se l’impresa è in grado di dimostrare che la sua situazione finanziaria è temporaneamente compromessa, ma che può essere risanata nel breve periodo.
Inoltre, la dichiarazione di fallimento in bonis può essere richiesta solo se l’impresa non è in stato di insolvenza. Secondo l’articolo 5 della legge fallimentare, l’insolvenza si verifica quando l’impresa non è in grado di pagare le proprie obbligazioni scadute e non contestate entro 60 giorni dalla scadenza.
La dichiarazione di fallimento in bonis può essere richiesta anche da un imprenditore individuale, che si trova in una situazione di crisi economica ma non è insolvente. In questo caso, l’imprenditore può presentare una domanda di fallimento presso il tribunale competente, allegando una relazione sulla propria situazione economica e finanziaria.
Il tribunale, dopo aver valutato la domanda e la documentazione allegata, può decidere di dichiarare il fallimento in bonis dell’imprenditore individuale. Anche in questo caso, sarà nominato un curatore fallimentare che avrà il compito di gestire il patrimonio dell’imprenditore e di liquidare i suoi beni per soddisfare i creditori.
In conclusione, la dichiarazione di fallimento in bonis è una procedura giudiziaria che può essere avviata da un’azienda o da un imprenditore individuale che si trova in una situazione di crisi economica, ma non è insolvente. Questa forma di fallimento consente all’impresa o all’imprenditore di dichiarare la propria incapacità di far fronte alle proprie obbligazioni, senza però essere in stato di insolvenza. La dichiarazione di fallimento in bonis può essere una soluzione vantaggiosa per l’impresa, ma è importante valutare attentamente la propria situazione finanziaria e consultare un professionista del settore per valutare la fattibilità di questa procedura.