Le differenze tra quota Legittima e quota disponibile
La differenza tra quota legittima e quota disponibile è un concetto fondamentale nel diritto delle successioni. Quando una persona muore, i suoi beni vengono divisi tra gli eredi secondo precise regole stabilite dalla legge. In particolare, la legge prevede la suddivisione dell’eredità in due parti: la quota legittima e la quota disponibile. Ma cosa si intende esattamente con questi due termini?
La quota legittima rappresenta la porzione di eredità che spetta di diritto agli eredi legittimi, ossia a coloro che sono chiamati per legge a succedere al defunto. Gli eredi legittimi sono generalmente i parenti più stretti del defunto, come i figli, il coniuge e i genitori. La quota legittima è stabilita dalla legge e non può essere modificata dal testamento del defunto. In altre parole, il testatore non può privare gli eredi legittimi della loro quota legittima, ma può solo disporre liberamente della quota disponibile.
La quota disponibile, invece, rappresenta la parte dell’eredità che il testatore può destinare liberamente a chi desidera. Questa quota può essere attribuita a persone diverse dagli eredi legittimi, come amici, parenti più lontani o enti benefici. Il testatore può decidere di destinare l’intera quota disponibile a una sola persona o di suddividerla tra più beneficiari, a sua discrezione. È importante sottolineare che la quota disponibile non può superare la metà dell’intera eredità, in quanto l’altra metà è riservata alla quota legittima.
La differenza tra quota legittima e quota disponibile è quindi evidente: la prima è una porzione dell’eredità che spetta di diritto agli eredi legittimi, mentre la seconda è la parte dell’eredità che il testatore può destinare liberamente a chi desidera. La quota legittima è stabilita dalla legge e non può essere modificata dal testamento, mentre la quota disponibile può essere attribuita a persone diverse dagli eredi legittimi.
Per comprendere meglio questa differenza, è necessario fare riferimento alle norme del Codice Civile italiano. L’articolo 536 del Codice Civile stabilisce che “la quota legittima è la porzione di eredità che la legge riserva agli eredi legittimi”. L’articolo 537, invece, precisa che “la quota disponibile è la porzione di eredità che il testatore può destinare liberamente a chi desidera”. Questi articoli del Codice Civile sono fondamentali per comprendere le basi concettuali della differenza tra quota legittima e quota disponibile.
È altresì importante sottolineare che la quota legittima può variare a seconda dei soggetti chiamati a succedere. Ad esempio, se il defunto ha solo figli, la quota legittima sarà divisa equamente tra di loro. Se invece il defunto ha anche un coniuge, la quota legittima sarà suddivisa tra il coniuge e i figli. Inoltre, nel caso in cui il defunto non abbia né figli né coniuge, la quota legittima sarà destinata ai genitori o ai fratelli e sorelle.
A parere di chi scrive, la differenza tra quota legittima e quota disponibile è un elemento fondamentale per garantire una corretta suddivisione dell’eredità. La legge, infatti, tutela gli eredi legittimi garantendo loro una porzione dell’eredità, mentre allo stesso tempo permette al testatore di destinare liberamente una parte dei suoi beni a persone diverse dagli eredi legittimi.
Possiamo quindi dire che la differenza tra quota legittima e quota disponibile è un principio cardine del diritto delle successioni. La quota legittima rappresenta la porzione di eredità che spetta di diritto agli eredi legittimi, mentre la quota disponibile è la parte dell’eredità che il testatore può destinare liberamente a chi desidera. Questa distinzione è stabilita dalla legge e garantisce una corretta suddivisione dei beni tra gli eredi legittimi e le persone designate dal testatore.