Rettifica di dati errati nella Centrale Rischi: modalità e validità delle modifiche

Rettifica di dati errati nella Centrale Rischi: modalità e validità delle modifiche

La Centrale Rischi è un sistema di informazioni creditizie che raccoglie e gestisce i dati relativi ai debiti contratti dai cittadini presso le banche e gli istituti finanziari. Questo strumento è fondamentale per valutare la solvibilità di un soggetto e per garantire la corretta erogazione del credito. Tuttavia, può capitare che nella Centrale Rischi siano presenti errori o dati non corretti, che possono causare danni ingiustificati alla reputazione creditizia di un individuo. In questo articolo, vedremo quali sono le modalità per rettificare i dati errati nella Centrale Rischi e la validità delle modifiche effettuate.

Prima di addentrarci nel tema della rettifica dei dati errati, è importante comprendere quali possono essere gli errori presenti nella Centrale Rischi. Tra i più comuni, troviamo ad esempio l’inserimento di un debito mai contratto, l’indicazione di un importo errato o la segnalazione di un ritardo nei pagamenti non effettivamente avvenuto. Questi errori possono essere causati da diverse ragioni, come ad esempio errori di trascrizione o mancata comunicazione di estinzione del debito da parte del creditore.

Per rettificare i dati errati nella Centrale Rischi, è necessario seguire una procedura precisa. Innanzitutto, è consigliabile contattare direttamente la banca o l’istituto finanziario che ha segnalato l’errore e richiedere una rettifica. È importante fornire tutte le informazioni necessarie per dimostrare l’erroneità dei dati segnalati, come ad esempio documenti che attestino il pagamento del debito o la mancata contrazione del prestito. La banca o l’istituto finanziario avranno poi l’obbligo di verificare la correttezza delle informazioni fornite e, in caso di accertata erroneità, procedere alla rettifica dei dati nella Centrale Rischi.

Qualora la richiesta di rettifica non venga accolta o non si ottenga una risposta entro 30 giorni dalla richiesta, è possibile rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF). L’ABF è un organismo indipendente che si occupa di risolvere le controversie tra i clienti e le banche o gli istituti finanziari. È possibile presentare un reclamo all’ABF, allegando tutta la documentazione necessaria per dimostrare l’erroneità dei dati segnalati. L’ABF valuterà la situazione e, se ritenuto necessario, emetterà una decisione che obbligherà la banca o l’istituto finanziario a rettificare i dati errati nella Centrale Rischi.

È importante sottolineare che la rettifica dei dati errati nella Centrale Rischi ha validità solo per il futuro. Ciò significa che, anche se i dati errati vengono corretti, le segnalazioni precedenti rimarranno visibili per un determinato periodo di tempo. Questo è previsto dalla normativa vigente, che stabilisce che le informazioni negative rimangano visibili per un periodo massimo di 36 mesi. Tuttavia, è possibile richiedere la cancellazione anticipata delle segnalazioni errate, presentando una specifica richiesta alla banca o all’istituto finanziario che ha effettuato la segnalazione.

In conclusione, è fondamentale prestare attenzione ai dati presenti nella Centrale Rischi e verificare la loro correttezza. In caso di errori o dati non corretti, è possibile richiedere la rettifica seguendo una procedura precisa. È consigliabile contattare direttamente la banca o l’istituto finanziario che ha segnalato l’errore e, in caso di mancata risposta, rivolgersi all’ABF. È importante ricordare che la rettifica dei dati errati ha validità solo per il futuro e che le segnalazioni precedenti rimarranno visibili per un determinato periodo di tempo.