Dopo alcuni anni dalla sua introduzione, i risultati del Codice Rosso contro la violenza di genere è complessivamente positivo, seppur con luci e ombre. I dati mostrano che la legge sta incoraggiando le vittime a denunciare: nel 2020 le denunce per reati come maltrattamenti, stalking e violenze sessuali sono aumentate dell’11% rispetto al 2019. Anche i procedimenti penali avviati sono cresciuti, segno che la maggiore celerità delle indagini sta producendo risultati. Tuttavia, i femminicidi non accennano a diminuire, anzi: solo nel 2021 le donne uccise sono state 125, il 6% in più dell’anno precedente. Questo indica che urge rafforzare le tutele e le misure per proteggere le vittime dopo la denuncia. Il Codice Rosso ha quindi sicuramente migliorato le risposte dello Stato sul piano repressivo, ma ora è necessario investire di più nella prevenzione, con centri antiviolenza, strumenti di allontanamento per gli uomini maltrattanti e supporto post-denuncia. La strada è ancora lunga.
Tra i propri punti qualificanti vanno segnalati sicuramente l’accelerazione delle indagini e dei processi per reati come maltrattamenti, stalking e violenza sessuale essendo infatti introdotte nuove fattispecie di reato, come per i video ‘personali’ diffusi per vendetta, e si prevede l’obbligo per PM e forze dell’ordine di ascoltare le vittime entro 3 giorni dalla denuncia.
La legge ha inoltre reso procedibili d’ufficio i reati di percosse e lesioni commesse in ambito familiare o contro donne. Prima, senza querela di parte, non si poteva avviare un procedimento penale.
Nonostante quanto costantemente riportato dalla cronaca nera, i primi dati sul Codice Rosso contro la violenza sulle donne possono dirsi incoraggianti: già nel 2020 le denunce per violenza di genere sono aumentate dell’11% e i procedimenti avviati sono cresciuti del 6% rispetto all’anno precedente. Segno che lo strumento sta aiutando le donne a farsi avanti. Crescono però anche i femminicidi, come dimostra il recente rapporto Eures: nel 2021 sono state uccise 125 donne, il 6% in più dell’anno prima.
I limiti riguardano l’effettiva capacità di proteggere le vittime di violenza, specie se denunciano. Benchè i risultati del Codice Rosso siano quindi incoraggianti, servono più tutele, centri antiviolenza, misure di allontanamento per gli uomini maltrattanti. Il Codice Rosso è un primo passo ma, come già anticipato, la strada per sconfiggere la violenza sulle donne è ancora lunga e sono necessarie azioni preventive di tipo culturale, non solo giuridico.
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