Il taccheggio al supermercato è reato ma…

Quando si parla di taccheggio al supermercato si inquadra un comportamento illecito tenuto da alcuni clienti che consiste nel sottrarre merce dagli scaffali senza passare per le casse e procedere al regolare pagamento.

Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro.

Art. 624 Codice penale

Nello specifico, il taccheggio al supermercato avviene quando un individuo, dopo aver prelevato uno o più prodotti dall’esposizione, opta per nasconderli addosso a sé o nelle borse, con l’intenzione di uscire dall’esercizio commerciale senza corrisponderne il corrispettivo dovuto.

Un’altra modalità di taccheggio al supermercato può registrarsi in fase di pagamento, quando il cliente dichiara alla cassa solo parte della merce selezionata, omettendo quella riposta fraudolentemente in altri contenitori al seguito.

Altre volte ancora può consistere nell’aggirare il sistema modificando gli adesivi dei prezzi, in modo da corrispondere una cifra inferiore a quanto dovuto oppure avvalendosi di stratagemmi per eludere i dispositivi antitaccheggio.

Si noti che rientra nella definizione di taccheggio anche aprire confezioni di prodotti freschi all’interno del punto vendita per consumarne una parte, senza corrispondere l’importo dovuto.

Se vi fossero dubbi, si tratta di una condotta penalmente rilevante, punita con l’arresto fino a 6 (sei) mesi o una sanzione in denaro che può arrivare a 516 Euro, oltre al valore della merce sottratta.

Chi ruba al supermercato per fame, è punibile?

Contrariamente a quanto si possa pensare, essendo previste numerose forme di aiuto e tutela di chi versa in situazioni di bisogno, il taccheggio al supermercato è e resta sempre un reato anche se è pur vero che un furto motivato dalla fame potrebbe essere considerato una circostanza attenuante in sede processuale, portando a pene minori in considerazione della situazione di necessità.

Cosa è cambiato con la Riforma Cartabia?

Nel tentativo di alleggerimento del carico dei giudizi pendenti, la cosiddetta Riforma Cartabia ha escluso la punibilità, anche con effetto retroattivo, dei reati puniti con una pena inferiore ai 2 (due) anni, come è nel caso di taccheggio al supermercato.

Ci non significa che il fatto non costituisca più reato e tantomeno che non si proceda a denuncia querela, specialmente quando la merce sia stata consumata o danneggiata prima del suo recupero!

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