Imu e Tari azzerate per negozi, botteghe ed esercizi di vicinato

IMU e Tari azzerate per negozi, botteghe ed esercizi di vicinato

La pandemia da Covid-19 ha colpito duramente l’economia italiana, in particolare il settore del commercio e dei servizi. Per cercare di sostenere le attività commerciali e artigianali, il governo ha introdotto diverse misure di sostegno, tra cui l’azzeramento dell’Imu e della Tari per negozi, botteghe ed esercizi di vicinato.

L’Imu, ovvero l’Imposta Municipale Unica, è un tributo che viene pagato dai proprietari di immobili, compresi quelli adibiti ad attività commerciali. La Tari, invece, è la Tassa sui Rifiuti, che viene pagata dai titolari di attività commerciali per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

La decisione di azzerare l’Imu e la Tari per negozi, botteghe ed esercizi di vicinato è stata presa per alleviare il peso fiscale sulle imprese che hanno subito una forte riduzione dei ricavi a causa delle restrizioni imposte per contenere la diffusione del virus.

L’azzeramento di queste imposte è stato previsto dal Decreto Rilancio, approvato dal governo nel maggio 2020. Secondo quanto stabilito dal decreto, l’azzeramento dell’Imu e della Tari riguarda gli immobili adibiti ad attività commerciali, artigianali e di servizi, con una superficie massima di 500 metri quadrati.

È importante sottolineare che l’azzeramento dell’Imu e della Tari non riguarda solo i negozi, ma anche le botteghe e gli esercizi di vicinato. Questa decisione è stata presa per sostenere anche le piccole attività che svolgono un ruolo fondamentale nelle comunità locali.

L’azzeramento dell’Imu e della Tari per negozi, botteghe ed esercizi di vicinato è una misura temporanea, valida per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021. Durante questo periodo, i titolari di queste attività non dovranno pagare l’Imu e la Tari, alleggerendo così il loro carico fiscale.

È altresì importante precisare che l’azzeramento dell’Imu e della Tari non riguarda solo gli immobili di proprietà, ma anche quelli in affitto. In questo caso, spetta al proprietario dell’immobile azzerare l’Imu e la Tari nella dichiarazione dei redditi, in modo da non farle gravare sul locatario.

Questa misura di sostegno alle attività commerciali e artigianali è stata accolta positivamente da parte degli operatori del settore. Secondo le associazioni di categoria, l’azzeramento dell’Imu e della Tari permetterà alle imprese di avere maggiore liquidità e di affrontare con più serenità la fase di ripresa economica.

Tuttavia, a parere di chi scrive, sarebbe auspicabile che questa misura di sostegno fosse stata estesa anche per il 2022, considerando che la ripresa economica potrebbe richiedere ancora del tempo e che molte attività commerciali e artigianali sono ancora in difficoltà.

In conclusione, l’azzeramento dell’Imu e della Tari per negozi, botteghe ed esercizi di vicinato è una misura di sostegno importante per le attività commerciali e artigianali che hanno subito le conseguenze della pandemia da Covid-19. Questa decisione permette di alleggerire il carico fiscale sulle imprese e di favorire la ripresa economica del Paese. Possiamo quindi dire che l’azzeramento dell’Imu e della Tari rappresenta un segnale positivo da parte del governo italiano, che si impegna a sostenere il settore del commercio e dei servizi in un momento di grande difficoltà.