Quello che chiamiamo Nuovo Codice della Strada, in verità, si rinnova ogni anno in qualche sua parte. Dall’approvazione con il Decreto legislativo nr. 285 del 1992 sono continue le revisioni, integrazioni, abrogazioni dei 245 articoli di cui è composto oltre che dei 408 articoli e 19 appendici di cui è composto il suo Regolamento di attuazione.
Di fronte a qualunque dubbio o a un verbale che ci sia stato notificato, è caldamente consigliato di verificare sul portale NormAttiva il testo attualmente vigente per escludere da subito eventuali errori da parte del verbalizzante negli articoli citati e nelle sanzioni amministrative corrispondenti applicate. Dal 2020 al 2021, ad esempio, adeguandosi all’inflazione, sono stati leggermente rivisti gli importi di alcune sanzioni e il riferimento a importi non vigenti al momento della redazione del verbale sarebbe già, di per sé, valido motivo di ricorso al Prefetto.
Tra le altre novità introdotte dal nuovo Codice della Strada vanno citate una serie di misure volte a rafforzare la tutela degli utenti vulnerabili, ossia pedoni, ciclisti, disabili oltre ai conducenti di ciclomotori e motocicli, tra cui spiccano gli attraversamenti pedonali a filo marciapiede, così che i veicoli debbano rallentare, e la precedenza data ai pedoni anche prima che impegnino le strisce pedonali per l’attraversamento.
Nulla di fatto invece per l’innalzamento del limite di velocità a 150 km orari in autostrada, alla riduzione del “giallo” dei semafori a soli 3 secondi (!) e all’inasprimento delle sanzioni per chi venga sorpreso alla guida con telefoni cellulari o tablet.
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