Obbligo di etichettatura degli alimenti preconfezionati: cosa dice la legge?

Obbligo di etichettatura degli alimenti preconfezionati: cosa dice la legge?

L’obbligo di etichettatura degli alimenti preconfezionati è una normativa che regola l’informazione che deve essere fornita ai consumatori sui prodotti alimentari confezionati. Questa legge è stata introdotta per garantire la trasparenza e la sicurezza alimentare, permettendo ai consumatori di fare scelte consapevoli e informate.

Secondo la normativa vigente, l’etichetta degli alimenti preconfezionati deve contenere una serie di informazioni obbligatorie. Innanzitutto, deve essere chiaramente indicato il nome del prodotto, che deve essere facilmente riconoscibile e non fuorviante. Inoltre, l’etichetta deve riportare l’elenco degli ingredienti, in ordine decrescente di peso, e indicare eventuali allergeni presenti nel prodotto.

Oltre a queste informazioni, l’etichetta deve fornire anche indicazioni sulla quantità netta del prodotto, espressa in peso o volume, e sulla data di scadenza o sulla durata minima di conservazione. È altresì importante che siano presenti le modalità di conservazione e di utilizzo del prodotto, così come le eventuali istruzioni per la preparazione o la cottura.

La legge prevede anche che siano riportate informazioni nutrizionali sull’alimento, come il valore energetico, le quantità di grassi, carboidrati, proteine e sale. Queste informazioni devono essere espresse per 100 grammi o 100 millilitri di prodotto, in modo da consentire un confronto tra i diversi alimenti.

È importante sottolineare che l’etichetta degli alimenti preconfezionati deve essere chiara, leggibile e facilmente comprensibile. Le informazioni devono essere presentate in modo visibile e permanente, in caratteri di dimensioni adeguate. Inoltre, l’etichetta non deve contenere informazioni fuorvianti o ingannevoli per il consumatore.

La normativa sull’etichettatura degli alimenti preconfezionati è stata introdotta a livello europeo con il Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011. Questo regolamento ha stabilito le disposizioni generali sull’informazione alimentare fornita ai consumatori, compresa l’etichettatura degli alimenti preconfezionati.

In Italia, l’obbligo di etichettatura degli alimenti preconfezionati è disciplinato dal Decreto Legislativo n. 109 del 27 gennaio 1992, che ha recepito la Direttiva 79/112/CEE del Consiglio del 18 dicembre 1978. Questo decreto stabilisce le modalità di etichettatura degli alimenti preconfezionati e le sanzioni previste in caso di violazione delle disposizioni.

È importante sottolineare che l’obbligo di etichettatura degli alimenti preconfezionati si applica a tutti i prodotti alimentari confezionati, compresi quelli importati da paesi terzi. Inoltre, la normativa prevede che l’etichetta degli alimenti preconfezionati debba essere redatta nella lingua del paese in cui il prodotto è commercializzato.

In conclusione, l’obbligo di etichettatura degli alimenti preconfezionati è una normativa che garantisce l’informazione e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Questa legge prevede che siano fornite una serie di informazioni obbligatorie sull’etichetta degli alimenti preconfezionati, come il nome del prodotto, l’elenco degli ingredienti, le informazioni nutrizionali e la data di scadenza. È altresì importante che l’etichetta sia chiara, leggibile e facilmente comprensibile.