Richiesta di divorzio in comune: come viene gestita e quali sono le procedure

richiesta di divorzio in comune: come viene gestita e quali sono le procedure

La richiesta di divorzio in comune è un atto che viene presentato da una coppia che desidera porre fine al proprio matrimonio. Questo tipo di richiesta viene gestita dal Comune di residenza degli sposi e prevede una serie di procedure che devono essere seguite per ottenere la separazione legale. In questo articolo, esamineremo nel dettaglio come viene gestita la richiesta di divorzio in comune e quali sono le procedure da seguire.

La richiesta di divorzio in comune è regolamentata dal Codice Civile italiano, in particolare dagli articoli 707 e seguenti. Secondo la legge, la richiesta di divorzio può essere presentata da entrambi i coniugi o da uno solo di essi, a condizione che siano trascorsi almeno tre anni dalla data del matrimonio. Inoltre, è necessario che i coniugi abbiano già separato le proprie vite e che non vi sia più alcuna possibilità di riconciliazione.

Per presentare la richiesta di divorzio in comune, è necessario compilare un modulo apposito, disponibile presso l’ufficio anagrafe del Comune di residenza. Nel modulo, i coniugi dovranno indicare i motivi che li hanno spinti a chiedere il divorzio e fornire tutte le informazioni necessarie per l’identificazione delle parti. È importante compilare il modulo in modo chiaro e preciso, al fine di evitare eventuali errori o ritardi nella procedura.

Una volta compilato il modulo, i coniugi dovranno presentarlo all’ufficio anagrafe del Comune di residenza, allegando tutti i documenti richiesti. Tra i documenti necessari vi sono il certificato di matrimonio, i documenti di identità dei coniugi e, se presenti, i documenti relativi ai figli minori. È importante fornire tutti i documenti richiesti, al fine di evitare eventuali ritardi nella procedura di divorzio.

Una volta presentata la richiesta di divorzio in comune, l’ufficio anagrafe provvederà a verificare la correttezza dei documenti e a contattare i coniugi per fissare un appuntamento. Durante l’appuntamento, i coniugi dovranno confermare la volontà di divorziare e fornire ulteriori informazioni, se necessario. Inoltre, potranno essere richiesti ulteriori documenti o certificati, al fine di completare la pratica di divorzio.

Dopo aver completato tutte le procedure richieste, l’ufficio anagrafe provvederà a registrare la richiesta di divorzio e a rilasciare un certificato di divorzio. Questo certificato attesta la fine del matrimonio e può essere utilizzato come prova legale in caso di necessità. È importante conservare il certificato di divorzio in modo sicuro, in quanto potrebbe essere richiesto in futuro per vari scopi, come ad esempio la richiesta di un nuovo matrimonio.

In conclusione, la richiesta di divorzio in comune è un atto che viene gestito dal Comune di residenza degli sposi e prevede una serie di procedure che devono essere seguite per ottenere la separazione legale. È necessario compilare un modulo apposito, presentarlo all’ufficio anagrafe e fornire tutti i documenti richiesti. Dopo aver completato tutte le procedure, l’ufficio anagrafe provvederà a registrare la richiesta di divorzio e a rilasciare un certificato di divorzio. Possiamo quindi dire che la richiesta di divorzio in comune è un processo che richiede tempo e attenzione, ma che permette di porre fine in modo legale e definitivo a un matrimonio che non funziona più. Altresì, è importante consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per ottenere un’adeguata assistenza legale durante tutto il processo di divorzio. A parere di chi scrive, è fondamentale affrontare questa delicata situazione con serietà e rispetto reciproco, al fine di garantire il benessere di entrambi i coniugi e, se presenti, dei figli minori.