Separazione di fatto, vantaggi e svantaggi

A seconda di quale sia lo scopo che si intende raggiungere con una separazione di fatto, vantaggi e svantaggi vanno valutati con attenzione, specialmente se la prospettiva della coppia è di non riappacificarsi.

Sappiamo che la separazione è un allentamento degli obblighi di coabitazione e di assistenza morale e materiale tra i coniugi che impropriamente vengono definiti ex marito ed ex moglie quindi…

Giudiziale o consensuale che sia la separazione, parte dal presupposto che un qualche cosa sia intervenuto nel corso del matrimonio, tale da minare l’affidamento reciproco legittimo scaturente dal contratto originario tra gli sposi ai quali però è data ancora la facoltà di valutare, riflettere, magari perdonare, giungendo a una eventuale riappacificazione che, se espressa dinnanzi al Giudice, segnerà la fine della separazione.

Ben diverso dal divorzio quindi che sancisce la risoluzione di quel contratto, liberando del tutto e definitivamente ex marito ed ex moglie dagli obblighi inizialmente contratti.

Nella separazione di fatto, si verifica una qualcosa di anomalo: i coniugi che si presume potrebbero e vorrebbero separarsi formalmente, non lo fanno, decidendo autonomamente di regolare i propri rapporti nel senso di non pretendere reciprocamente il rispetto dell’obbligo assunto alla fedeltà ma, dando vita alla separazione di fatto, continuando in qualche modo a darsi sostegno morale e materiale. Non fosse altro che nella gestione delle piccole incombenze di casa e nei vantaggi economici di una coabitazione.

Ora, abbiamo già visto come, per queste anomalie, questa situazione non essere formalmente ammessa, risultando non possibile per i coniugi separati mantenere la stessa residenza.

Se, per un verso, possono ritenersi soddisfatti dall’aver chiarito e regolato tra loro, autonomamente, i termini del loro rapporto risparmiando tempi e costi di una separazione legale (anche se, a dir la verità, per la coppia senza figli sarebbe possibile separarsi spendendo solo 16 Euro, in Comune), il tutto senza rinunciare alle abitudini acquisite magari dai figli vivendo in un certo quartiere e senza dover affrontare la ricerca e le spese di una nuova abitazione, non mancano certo gli svantaggi.

Nel bilancio della separazione di fatto, vantaggi e svantaggi pendono dalla parte di questi ultimi nell’eventualità che, dopo la prima delusione, ne giunga una seconda.

Anzitutto, i coniugi che abbiano dato vita a una separazione di fatto non potranno procedere direttamente con il divorzio dovendo ancora affrontare la prima fase di separazione, questa volta formalmente dichiarata.

Nel corso della separazione consensuale o giudiziale che sia, a meno che non concordino su tutto, il coniuge incolpevole non potrà più addebitare all’altro l’abbandono del tetto coniugale senza giustificato motivo, né potrà addebitargli diversamente altri comportamenti verso i quali, accettando di continuare la coabitazione senza dar corso alle pratiche per la separazione, ha ampiamente dimostrato acquiescenza.

Infine, il coniuge che abbia dato ospitalità all’altro nel corso della separazione di fatto, magari in cambio di un contributo per le spese vive, avrà probabilmente speso meno di quanto avrebbe dovuto spendere corrispondendo un assegno di mantenimento all’altro coniuge non economicamente autosufficiente ma quest’ultimo/a non avrà modo di reclamare quando avrebbe avuto diritto di ricevere se avessero formalizzato la separazione.

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