Quote rosa, sì a sorpresa dal Senato. Ma sarà una beffa
Il Senato ha approvato un emendamento di Forza Italia che fissa in metà la presenza per sesso nelle liste nelle due elezioni successive all’approvazione della legge sulle quote rosa.
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Il Senato ha approvato un emendamento di Forza Italia che fissa in metà la presenza per sesso nelle liste nelle due elezioni successive all’approvazione della legge sulle quote rosa.
Il disegno di legge sulle "quote rosa", respinto dal Parlamento nella scorsa legislatura, prevedeva l’obbligo per i partiti che si presentano alle elezioni politiche di inserire nelle liste elettorali almeno una donna ogni tre uomini. Delle "quote rosa" si è tornati a parlare in occasione della presentazione del nuovo Governo… Sono due, a nostro avviso, le questioni centrali. La prima, se e perché vi sia bisogno di interventi regolatori per allargare la partecipazione e rappresentanza femminile nelle sedi istituzionali quali il Governo, il Parlamento, i consigli regionali, provinciali e comunali. La seconda, se le "quote rosa" rappresentano un modo efficace di raggiungere quell’obiettivo.
Se chiediamo a dieci persone per strada cosa pensino delle quote rosa, diranno tutti che sono una buona cosa ma se approfondiamo, e chiediamo perché, la confusione sarà evidente e, se ti stai chiedendo perché parlo di confusione, mi spiego subito…
Fu solo nel 1946 quando in Italia fu garantito il diritto di voto alle donne. Fino ad allora, le donne che avevano combattuto accanto agli uomini erano incredibilmente escluse dalla vita politica del Paese…