Cos’è la voltura Mortis causa?
La voltura mortis causa è un procedimento che permette il trasferimento di un immobile da una persona deceduta ai suoi eredi o legatari. Si tratta di una pratica molto comune nel diritto successorio italiano, che consente di regolare la successione ereditaria e di garantire la continuità nella gestione dei beni.
La voltura mortis causa è disciplinata dal Codice Civile italiano, in particolare dagli articoli 603 e seguenti. Secondo la normativa, il trasferimento dell’immobile può avvenire sia a titolo universale, quando viene trasferita l’intera quota di proprietà, sia a titolo particolare, quando viene trasferita solo una parte dell’immobile.
Per avviare la voltura mortis causa è necessario presentare una domanda al competente ufficio del Registro Immobiliare. La domanda deve essere corredata da una serie di documenti, tra cui l’atto di morte del defunto, l’atto di successione, il certificato di eredità e la dichiarazione di successione.
Una volta presentata la domanda, l’ufficio del Registro Immobiliare procede all’iscrizione della voltura mortis causa nel registro. Questo atto ha l’effetto di trasferire la proprietà dell’immobile ai nuovi titolari, che diventano quindi i legittimi proprietari.
È importante sottolineare che la voltura mortis causa può essere richiesta solo dopo che sia stata aperta la successione ereditaria. Questo significa che è necessario che sia stato redatto un atto di notorietà o un testamento, nel caso in cui il defunto abbia lasciato disposizioni testamentarie.
La voltura mortis causa può essere richiesta sia dai legittimi eredi, cioè coloro che hanno diritto alla successione secondo la legge, sia dai legatari, cioè coloro che sono stati nominati nel testamento come beneficiari di un lascito.
È importante sottolineare che la voltura mortis causa può essere richiesta solo se l’immobile è libero da ipoteche o altri gravami. Nel caso in cui l’immobile sia gravato da ipoteca, è necessario che questa venga estinta prima di procedere alla voltura.
La voltura mortis causa può essere richiesta anche nel caso in cui l’immobile sia oggetto di un contratto di locazione. In questo caso, il nuovo proprietario subentra nei diritti e negli obblighi del locatore, e il contratto di locazione prosegue senza interruzioni.
È importante sottolineare che la voltura mortis causa può essere richiesta anche nel caso in cui l’immobile sia oggetto di un usufrutto. In questo caso, il nuovo proprietario subentra nei diritti dell’usufruttuario, ma l’usufrutto stesso continua ad esistere fino alla sua naturale scadenza.
In conclusione, la voltura mortis causa è un procedimento che permette il trasferimento di un immobile da una persona deceduta ai suoi eredi o legatari. Si tratta di una pratica disciplinata dal Codice Civile italiano, che richiede la presentazione di una domanda all’ufficio del Registro Immobiliare. La voltura può essere richiesta dai legittimi eredi o dai legatari, e può avvenire sia a titolo universale che a titolo particolare. È importante sottolineare che l’immobile deve essere libero da ipoteche o altri gravami, e che la voltura può essere richiesta anche nel caso in cui l’immobile sia oggetto di un contratto di locazione o di un usufrutto. Possiamo quindi dire che la voltura mortis causa è uno strumento fondamentale per regolare la successione ereditaria e garantire la continuità nella gestione dei beni.