Differenze principali tra assegno di divorzio e mantenimento: casistiche a confronto

Differenze principali tra assegno di divorzio e mantenimento: casistiche a confronto

L’assegno di mantenimento e l’assegno di divorzio sono due istituti giuridici che regolano la questione economica tra coniugi in caso di separazione o divorzio. Sebbene spesso utilizzati come sinonimi, è importante sottolineare che esistono delle differenze sostanziali tra i due.

L’assegno di mantenimento, disciplinato dall’articolo 433 del Codice Civile, è un obbligo che un coniuge ha nei confronti dell’altro, al fine di garantire il sostentamento economico di quest’ultimo. Questo tipo di assegno viene stabilito in base alle necessità del coniuge beneficiario e alle possibilità economiche del coniuge obbligato. Inoltre, l’assegno di mantenimento può essere richiesto anche in caso di separazione di fatto, senza necessariamente arrivare al divorzio.

Dall’altro lato, l’assegno di divorzio, disciplinato dall’articolo 5 della Legge sul divorzio, è un obbligo economico che sorge solo in caso di divorzio. A differenza dell’assegno di mantenimento, l’assegno di divorzio viene stabilito in base alla durata del matrimonio e alla situazione economica dei coniugi al momento della separazione. Inoltre, l’assegno di divorzio può essere richiesto solo se uno dei coniugi si trova in uno stato di bisogno, mentre l’assegno di mantenimento può essere richiesto anche se entrambi i coniugi hanno un reddito.

Un’altra differenza importante tra i due istituti riguarda la durata dell’assegno. L’assegno di mantenimento può essere stabilito per un periodo determinato o indeterminato, a seconda delle circostanze. Invece, l’assegno di divorzio ha una durata predeterminata, che varia in base alla durata del matrimonio. Ad esempio, se il matrimonio è durato meno di cinque anni, l’assegno di divorzio può essere stabilito per un massimo di due anni.

Un aspetto da considerare è anche la possibilità di modificare l’assegno. L’assegno di mantenimento può essere modificato in qualsiasi momento, qualora cambino le condizioni economiche dei coniugi. Al contrario, l’assegno di divorzio può essere modificato solo in casi eccezionali, come nel caso in cui il coniuge beneficiario si risposi o migliori la propria situazione economica.

È importante sottolineare che l’assegno di mantenimento e l’assegno di divorzio possono coesistere. In alcuni casi, infatti, può essere stabilito un assegno di mantenimento per garantire il sostentamento economico del coniuge più debole e un assegno di divorzio per compensare il coniuge che ha rinunciato a una carriera professionale per dedicarsi alla famiglia.

In conclusione, le principali differenze tra l’assegno di mantenimento e l’assegno di divorzio riguardano la natura dell’obbligo, la durata e la possibilità di modifica. Mentre l’assegno di mantenimento può essere richiesto in caso di separazione e ha una durata variabile, l’assegno di divorzio sorge solo in caso di divorzio e ha una durata predeterminata. Inoltre, l’assegno di mantenimento può essere modificato più facilmente rispetto all’assegno di divorzio. Altresì, a parere di chi scrive, è importante consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per comprendere appieno le differenze e le implicazioni di entrambi gli istituti.