Trust e successioni: la normativa italiana

trust e successioni: la normativa italiana

Il trust è uno strumento giuridico sempre più utilizzato in Italia per la gestione del patrimonio e la pianificazione successoria. La normativa italiana in materia di trust è stata introdotta nel 2006 con la legge n. 364/2006, che ha recepito la Convenzione dell’Aja del 1985 sulla legge applicabile ai trust e sul loro riconoscimento.

Il trust è un istituto di origine anglosassone che consente di separare il patrimonio da una persona fisica o giuridica, detta “settlor”, per destinarlo a uno o più beneficiari, sotto la supervisione di un “trustee”. Il trustee ha il compito di gestire il patrimonio secondo le disposizioni del settlor e nell’interesse dei beneficiari.

La normativa italiana prevede che il trust sia regolato dalla legge dello Stato in cui è stato costituito, ma riconosce anche la possibilità di applicare la legge italiana in determinati casi. Ad esempio, se il trust ha effetti in Italia o se il settlor, il trustee o i beneficiari sono residenti in Italia, la legge italiana può essere applicata.

La normativa italiana disciplina anche la successione dei trust. In caso di morte del settlor, il trust può continuare ad esistere e il trustee può continuare a gestire il patrimonio secondo le disposizioni del settlor. Tuttavia, la legge italiana prevede che i beneficiari del trust abbiano diritto a una quota di eredità, che può essere richiesta in sede di successione.

La normativa italiana prevede anche la possibilità di istituire un trust testamentario, ovvero un trust che entra in vigore solo dopo la morte del settlor. In questo caso, il settlor può indicare nel testamento le disposizioni che dovranno essere seguite dal trustee nella gestione del patrimonio.

È importante sottolineare che il trust non è un istituto fiscale, ma un istituto giuridico. Ciò significa che il trust non è soggetto a tassazione in sé, ma i redditi e i beni del trust sono tassati secondo le norme fiscali applicabili ai beneficiari.

La normativa italiana prevede anche la possibilità di revocare o modificare un trust. Il settlor può revocare il trust in qualsiasi momento, a meno che non abbia stabilito diversamente nel contratto di trust. Inoltre, il settlor può modificare le disposizioni del trust, sempre che non siano in contrasto con la legge o con i diritti dei beneficiari.

In conclusione, la normativa italiana in materia di trust e successioni offre una serie di strumenti per la gestione del patrimonio e la pianificazione successoria. Il trust consente di separare il patrimonio da una persona fisica o giuridica, garantendo una gestione efficiente e sicura. La normativa italiana disciplina anche la successione dei trust, garantendo ai beneficiari una quota di eredità. È importante consultare un professionista del settore per comprendere appieno le implicazioni legali e fiscali del trust e per adottare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.