Assegno divorzile e assegno di mantenimento: quali sono le differenze e le relazioni tra i due

assegno divorzile e assegno di mantenimento: quali sono le differenze e le relazioni tra i due

L’assegno divorzile e l’assegno di mantenimento sono due istituti giuridici che regolano la situazione economica dei coniugi dopo la separazione o il divorzio. Sebbene spesso vengano utilizzati come sinonimi, in realtà presentano delle differenze sostanziali che è importante conoscere per evitare equivoci e fraintendimenti.

L’assegno divorzile è un contributo economico che viene riconosciuto al coniuge che, a causa della separazione o del divorzio, si trova in una situazione di difficoltà economica. Questo assegno ha lo scopo di garantire al coniuge meno abbiente un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio. L’assegno divorzile viene stabilito dal giudice in base a una serie di criteri, tra cui la durata del matrimonio, la capacità economica dei coniugi e le esigenze del coniuge richiedente. È importante sottolineare che l’assegno divorzile può essere concesso solo in caso di divorzio, mentre in caso di separazione legale non è previsto.

L’assegno di mantenimento, invece, è un contributo economico che viene riconosciuto al coniuge che si occupa principalmente della cura dei figli minori. Questo assegno ha lo scopo di garantire al coniuge affidatario una stabilità economica per poter provvedere alle necessità dei figli. L’assegno di mantenimento viene stabilito dal giudice in base alle esigenze dei figli e alle capacità economiche del coniuge obbligato. È importante sottolineare che l’assegno di mantenimento può essere concesso sia in caso di separazione legale che di divorzio.

Le differenze tra assegno divorzile e assegno di mantenimento sono quindi evidenti. Mentre l’assegno divorzile è finalizzato a garantire un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio, l’assegno di mantenimento è finalizzato a garantire la cura e l’educazione dei figli minori. Inoltre, l’assegno divorzile può essere concesso solo in caso di divorzio, mentre l’assegno di mantenimento può essere concesso sia in caso di separazione legale che di divorzio.

Tuttavia, è importante sottolineare che esiste una relazione tra i due istituti. Infatti, in alcuni casi, l’assegno di mantenimento può essere concesso anche al coniuge che non si occupa principalmente della cura dei figli minori, ma che si trova comunque in una situazione di difficoltà economica a causa della separazione o del divorzio. In questi casi, l’assegno di mantenimento assume una doppia funzione: garantire la cura dei figli e garantire un tenore di vita adeguato al coniuge meno abbiente.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi, l’assegno divorzile è disciplinato dall’articolo 5 della legge n. 898 del 1970, mentre l’assegno di mantenimento è disciplinato dall’articolo 337-bis del codice civile. Entrambi gli istituti sono soggetti a valutazione da parte del giudice, che tiene conto delle specifiche circostanze del caso.

Altresì, è importante sottolineare che l’assegno divorzile e l’assegno di mantenimento possono essere oggetto di modifica o revoca in caso di cambiamenti delle condizioni economiche dei coniugi. Infatti, se le condizioni economiche del coniuge obbligato migliorano o se le esigenze del coniuge richiedente diminuiscono, è possibile richiedere una modifica o una revoca dell’assegno.

A parere di chi scrive, l’assegno divorzile e l’assegno di mantenimento sono strumenti importanti per garantire una giusta ripartizione delle risorse economiche tra i coniugi dopo la separazione o il divorzio. Tuttavia, è fondamentale che la concessione di tali assegni sia basata su criteri oggettivi e che tenga conto delle specifiche circostanze del caso.

Possiamo quindi dire che l’assegno divorzile e l’assegno di mantenimento sono due istituti giuridici distinti, ma che presentano delle relazioni tra loro. Mentre l’assegno divorzile è finalizzato a garantire un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio, l’assegno di mantenimento è finalizzato a garantire la cura e l’educazione dei figli minori. Tuttavia, in alcuni casi, l’assegno di mantenimento può essere concesso anche al coniuge che si trova in una situazione di difficoltà economica a causa della separazione o del divorzio. In ogni caso, la concessione di tali assegni deve essere basata su criteri oggettivi e tenere conto delle specifiche circostanze del caso.