Calunnia e diffamazione, tutto quello che devi sapere

Non tutti conoscono la differenza tra calunnia e diffamazione.
In questa breve guida vedremo quindi in cosa consiste il reato di calunnia, quando si verifica il reato di diffamazione, quali pene sono previste per l’una e per l’altra, a quale rimedio possa ricorrere chi sia vittima di calunnia o di diffamazione e, infine, qualche caso pratico.

Calunnia

Il reato di calunnia, così come previsto dall’art. 368 del Codice penale, si verifica quando un innocente venga accusato formalmente di aver commesso un fatto che la Legge preveda come reato.

Non si tratta quindi di un qualcosa che, per riprovevole che appaia, venga semplicemente detto o scritto anche se riferito inequivocabilmente a una data persona ma occorre che 1) la comunicazione sia rivolta all’Autorità giudiziaria e 2) attribuisca a un innocente una condotta espressamente prevista come reato.

Una volta ricevuta la notizia del reato mediante denuncia, esposto o istanza che sia, l’Autorità giudiziaria procederà infatti con l’apertura di indagini al termine delle quali potrebbe avviarsi un procedimento penale sfociante in una sentenza di condanna. Sul punto potrebbe interessare questo approfondimento: Conseguenze di un esposto alla Procura della Repubblica.

Viste le conseguenze estremamente gravi a cui l’innocente ingiustamente accusato è esposto, ben si comprende quindi come altrettanto grave sia di conseguenza la pena prevista per il colpevole del reato di calunnia che va da un minimo di 2 (due) a 6 (sei) anni di reclusione, sempre che la gravità della condanna riportata dall’innocente ingiustamente accusato non sia particolarmente grave. In tal caso la pena sarà aumentata come qui riassunto:

Condanna ‘base’ per il reato di calunniaDa 2 a 6 anni di reclusione
Se l’innocente viene condannato a più di 5 anniDa 4 a 12 anni
Se l’innocente viene condannato all’ergastoloDa 6 a 20 anni
Schema delle condanne per calunnia ex art. 368 Codice penale

Abbiamo già trattato ampiamente come esporre denuncia per calunnia per cui ci limiteremo qui a sottolineare come il reato di calunnia si configuri anche nell’eventualità in cui taluno precostituisca prove false al fine di indurre gli inquirenti a indagare, processare e infine condannare un innocente.

Proseguendo nella lettura apparirà sempre più evidente come calunnia e diffamazione (e ingiuria) differiscano.

Diffamazione

Il reato di diffamazione si concretizza nel ledere la reputazione di una persona non presente, nei confronti di più persone.

In questo caso, quindi, il bene tutelato è la reputazione e l’onore di un determinato soggetto, rispetto all’idea che abbia di sé, e rispetto al contesto sociale di appartenenza.

Quale che sia la modalità con cui la diffamazione sia posta in essere, perché si realizzi il reato di diffamazione occorrerà quindi che 1) il fatto avvenga non in presenza della persona diffamata e che 2) destinatari della diffamazione siano due o più soggetti.

In questo caso il danno che il diffamato riceve rispetto al calunniato è sempre grave ma punito in modo più leggero anche se, ricordiamolo, siamo sempre nell’ambito del codice penale e la pena prevista è della reclusione!

Condanna ‘base’ per il reato di diffamazione semplice1 anno di reclusione oppure € 1.032,00
Se viene attribuito un fatto specifico, diffamazione aggravata2 anni di reclusione oppure € 2.065,00 oppure obbligo di lavori di pubblica utilità
Se mediante stampa o Internet e similiDa 6 mesi a 3 anni oppure da € 516,00 in su
Se rivolta a politici, giudiziari, diplomatici, etc.Le pene sono tutte aumentate
Schema delle condanne per diffamazione ex art. 595 Codice penale

Si sarà notato come, dall’ipotesi di diffamazione semplice a quella di diffamazione aggravata le pene siano raddoppiate.

Ciò è dovuto al fatto che l’attribuzione di fatti specifici rafforza negli interlocutori del diffamatore il convincimento circa la veridicità di quel racconto nonché aumenta psicologicamente la portata di quei comportamenti disonorevoli e riprovevoli.

Chiunque sia vittima di diffamazione può (deve!) quindi sporgere querela, sia nel caso di minorenne vittima di bullismo e cyberbullismo che di adulto, sia in àmbito privato che professionale, tanto che diffamata potrebbe essere perfino una società…

Spesso il diffamato è restio a sporgere querela per il fatto che riconosce come vere, in tutto o in parte, le cose dette contro di sé. Questo comportamento è sbagliato per il fatto che la veridicità dei fatti riportati non rappresenta una scusante per il diffamatore che, nella stragrande maggioranza dei casi, non li ha riportati per dovere di cronaca in quanto giornalista e cronista, ma con l’intento di usare i fatti per denigrare il suo bersaglio!

Ingiuria

Per completare la rassegna su calunnia e diffamazione non si può non fare un cenno all’ingiuria.

Prevista dall’art. 594 del Codice penale, consiste, o meglio consisteva, nella lesione dell’onorabilità e del decoro di una persona presente e non, come invece nel caso della diffamazione, assente.

L’ingiuria, è stata depenalizzata e resta solo come illecito civile, fonte di risarcimento quindi ma non di pena detentiva.

Esempi di calunnia e diffamazione

Tizio non ha digerito il fatto che Caia abbia rotto il fidanzamento con lui per unirsi a Sempronio e decide così di stampare alcune foto di Caia in contesti privati oppure in cui non mostra tutta la propria bellezza, e di affiggerle al portone della sua nuova casa e ai lampioni della via per metterla in imbarazzo nei confronti dei nuovi vicini. Questo è un esempio di diffamazione a mezzo stampa, anche se si tratti di materiale semplicemente stampato in proprio e non su una qualche testata giornalistica.

Tizio invece scrive per una testata locale e riporta in un articoletto sulle cattive abitudini dei concittadini la circostanza che Caio, anziché fare la raccolta differenziata diligentemente, preferisce lasciare i propri rifiuti in una stradina confinante il bosco appena fuori il centro urbano. In questo caso, essendo l’abbandono di rifiuti un reato, Tizio sarà suscettibile di condanna per calunnia ancor più che di diffamazione a mezzo stampa, con una sola possibilità di salvezza di cui parleremo più avanti.

Tizia è una mamma iscritta alla chat di gruppo dei genitori della classe del figlio. Nel discutere su Whatsapp di un argomento qualunque, prima mette in dubbio la professionalità della maestra, poi si lascia prendere la mano e la critica apertamente dicendo di sapere ‘come ha preso l’abilitazione all’insegnamento’… Questo è un esempio di diffamazione su Whatsapp, che può costare molto cara.

Che qualcuno dica che ‘i politici sono tutti ladri’ non credo offenda più nessuno ma quando Caio decide di visitare la pagina social di un candidato avversario e di lasciare commenti tali da mettere in dubbio l’onorabilità di chi ambisce alla carica di ‘Onorevole’, allora le cose si complicano. In questo caso di diffamazione su Facebook le pene già non lievi saranno addirittura aumentate proporzionalmente alla portata della diffamazione. Per tutti, politici e non, suggeriamo di leggere l’approfondimento: Querela per diffamazione, come si incastra il colpevole.

Riflessioni conclusive

Ogni episodio di calunnia e diffamazione va valutato nel proprio contesto, avendo un impatto sulla vittima di gran lunga diverso a seconda di innumerevoli fattori tra cui l’età e il contesto socio-economico.

Ciò che può sembrare escluso da responsabilità penale per la cosiddetta particolare tenuità può invece essere indice di rapporti familiari o sociali o professionali estremamente deteriorati e pericolosi, e qualunque sia l’esito di una querela (nel caso della diffamazione) avrà comunque già ottenuto il risultato di chiamare l’attenzione su di una situazione problematica dagli esiti imprevedibili.

Per approfondimento:

Come fare una querela, scheda predisposta dalla Polizia di Stato