Congedo di paternità facoltativo

Il congedo di paternità facoltativo è un diritto riconosciuto dalla legge italiana, che permette al padre di assentarsi dal lavoro per un determinato periodo di tempo, al fine di dedicarsi alla cura del figlio. Questo tipo di congedo, introdotto con la legge 92/2012, è stato successivamente modificato e ampliato con il decreto legislativo 80/2015 e con la legge di bilancio 2017.

Il congedo di paternità facoltativo si affianca al congedo obbligatorio, che prevede invece due giorni di assenza dal lavoro, da fruire entro i primi cinque mesi di vita del bambino. Il congedo facoltativo, invece, può essere richiesto dal padre lavoratore per un periodo massimo di tre mesi, da fruire entro il primo anno di vita del bambino.

Il congedo di paternità facoltativo è un diritto riconosciuto a tutti i padri lavoratori, sia dipendenti che autonomi, e può essere richiesto indipendentemente dal fatto che la madre lavoratrice abbia o meno esaurito il proprio periodo di congedo di maternità.

Il congedo di paternità facoltativo, tuttavia, non è retribuito al 100% come il congedo di maternità, ma prevede un’indennità pari all’80% della retribuzione giornaliera. Questo aspetto, a parere di chi scrive, potrebbe rappresentare un disincentivo alla fruizione di questo diritto, soprattutto per quei lavoratori che hanno un reddito più basso.

Il congedo di paternità facoltativo, inoltre, non può essere richiesto in concomitanza con il congedo di maternità, ma solo successivamente. Questo significa che il padre può assentarsi dal lavoro solo dopo che la madre ha terminato il proprio periodo di congedo.

Il congedo di paternità facoltativo, altresì, non può essere frazionato, ma deve essere fruito in un unico periodo continuativo. Questo aspetto potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo alla fruizione di questo diritto, in quanto potrebbe non essere sempre facile per il lavoratore assentarsi dal lavoro per un periodo così lungo.

Il congedo di paternità facoltativo, infine, deve essere richiesto con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla data in cui si intende iniziare il congedo. La richiesta deve essere presentata all’INPS, che provvederà a valutare la domanda e a erogare l’indennità.

Possiamo quindi dire che il congedo di paternità facoltativo rappresenta un importante strumento a disposizione dei padri lavoratori, che permette loro di dedicare del tempo alla cura del figlio. Tuttavia, la sua fruizione potrebbe essere ostacolata da alcuni aspetti, come la retribuzione non piena e la necessità di fruire il congedo in un unico periodo continuativo.

Inoltre, il fatto che il congedo di paternità facoltativo possa essere richiesto solo dopo il congedo di maternità potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo, in quanto potrebbe non essere sempre possibile per il padre assentarsi dal lavoro in quel preciso momento.

Nonostante queste difficoltà, il congedo di paternità facoltativo rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento del ruolo del padre nella cura del figlio e verso la promozione di una maggiore condivisione delle responsabilità familiari tra uomo e donna.

Quindi, pur con le sue limitazioni, il congedo di paternità facoltativo rappresenta un’opportunità importante per i padri lavoratori, che dovrebbe essere valorizzata e promossa, al fine di favorire una maggiore equità di genere nel mondo del lavoro e nella società.