Il significato della convivenza more uxorio

Tramandata fino a noi dal diritto della Roma antica dove già era un qualcosa di normale e socialmente accettato, il significato della convivenza more uxorio risiede in quella che oggi chiamiamo una convivenza di fatto, ossia l’unione stabile tra due persone senza che abbiano celebrato alcun rito di matrimonio.

Per essere ancora più precisi, il senso della locuzione ‘more uxorio’ va ricercata unendo le parole latine ‘mos’ che significa ‘usanza, consuetudine’ e ‘uxor’ che significa ‘moglie’. Ne deriva quindi che il significato della convivenza more uxorio coincida con la convivenza tra due persone, delle quali una rivesta il ruolo concettualmente riconducibile a quello di ‘moglie’, senza però che si possa formalmente definire tale.

I conviventi more uxorio rappresentano quindi a tutti gli effetti una famiglia, ancor più dopo l’approvazione della Legge nr. 76 del 2016, più nota come Legge Cirinnà, che ha equiparato in tutto e per tutto le coppie di fatto alle coppie sposate dopo che abbiano assunto formalmente l’impegno reciproco all’assistenza morale e materiale e l’abbiano trascritta nell’apposito Registro presso l’Anagrafe del comune di residenza.

Si veda per alcuni esempi di equiparazione dei conviventi more uxorio alle coppie sposate questo nostro approfondimento intitolato: Convivenza di fatto e assegni familiari, quando spettano? oppure ancora: Revoca dell’assegno divorzile, quando si può ottenerla.

Contrariamente al passato, il convivente more uxorio:

  • potrà far visita in carcere e dare assistenza in ospedale al proprio familiare;
  • potrà essere nominato amministratore di sostegno o tutore nei casi più gravi di incapacità;
  • non potrà essere mess* ‘alla porta’ e potrà continuare ad abitare la casa del familiare deceduto per almeno 2 (due) anni;
  • potrà subentrare nella richiesta di alloggio presso un Ente pubblico;
  • sarà titolat* ad agire e ricevere il risarcimento danni nel caso di morte del familiare;
  • parteciperà a determinati trattamenti sanitari a cui il familiare si sottoponga come l’interruzione di gravidanza;
  • potrà adottare come una qualunque altra coppia sposata;
  • potrà subentrare nelle prestazioni assistenziali del convivente more uxorio;
  • etc.

Il significato della convivenza more uxorio va al di là quindi di una semplice questione giuridica, abbracciando le esigenze sentite da una vastissima parte dei Cittadini che, non essendo sposati, si sono visti a lungo negati alcuni diritti basilari operando nei loro confronti una vera discriminazione ingiustificata.

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