Il Servizio Sanitario Nazionale tutela a 360 gradi la persona disabile, dalla fase diagnostica a quella terapeutico-riabilitativa e assistenziale essendo prevista una gran quantità di servizi a cui il disabile ha diritto.
Fortunatamente, le persone con disabilità in Italia possono contare infatti su una rete di servizi e prestazioni garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale, indispensabili per assicurare loro il diritto alla salute.
Innanzitutto, hanno libero accesso a visite specialistiche ed esami diagnostici, fondamentali per valutare la patologia e impostare i trattamenti riabilitativi più indicati.
Vengono inoltre forniti gratuitamente o a prezzi agevolati ausili come protesi, sedie a rotelle, stampelle ma anche presidi sanitari assorbenti o pannoloni.
Tra i servizi a cui un disabile ha diritto, va detto che può inoltre usufruire di terapie riabilitative quali fisioterapia, logopedia e psicologia per favorire il recupero delle abilità residue e, in caso di non autosufficienza, sono poi garantite assistenza infermieristica e fisioterapica a domicilio, per evitare il ricovero quando possibile.
Per chi necessita di un’assistenza continua, sono disponibili anche strutture residenziali come convitti, comunità-alloggio e centri diurni riabilitativi alla cui retta il SSN provvede anche integralmente a seconda della condizione reddituale del disabile.
Particolare attenzione è infine dedicata alla tutela della salute mentale attraverso i servizi di neuropsichiatria.
Per poter fruire dei tanti servizi a cui un disabile ha diritto da parte del Servizio Sanitario Nazionale è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali.
Anzitutto, è richiesta la cittadinanza italiana oppure di uno Stato UE o EEA, con un regolare permesso di soggiorno nel nostro Paese e, oltre alla cittadinanza, è indispensabile avere la residenza o almeno il domicilio sanitario in Italia per confermare il proprio diritto alle prestazioni.
Nella valutazione della condizione di disabilità/invalidità della persona, per gli adulti è necessario il riconoscimento dell’invalidità civile dell’INPS pari almeno al 74%, mentre per i minori è sufficiente l’accertamento da parte del medico dell’ASL competente.
Alcuni specifici servizi come le convenzioni con strutture assistenziali possono inoltre richiedere un grado di invalidità del 100% o superiore ma si tratta di condizioni da accertare caso per caso a seconda della struttura interessata.
Da non dimenticare è infine l’iscrizione al Servizio Sanitario da parte del medico di base competente per zona in modo che il proprio fascicolo Sanitario Elettronico diventi elaborabile dal sistema.
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