La domanda corretta sarebbe non tanto a che età si prende la pensione sociale ma a che età si prende l’assegno sociale: da quasi 30 anni infatti l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale anche se lo spirito di questa prestazione resta invariato.
Abbiamo già trattato la confusione ricorrente nel parlare comune tra pensione minima e pensione sociale e rimandiamo all’articolo citato per ogni chiarimento.
In questa sede, per i nostalgici della precedente denominazione che si domandino a che età si prende la pensione sociale, diciamo subito che l’età minima per farne richiesta è di 67 anni ma questo non è l’unico requisito…
In quanto prestazione economica con lo scopo di fronteggiare una situazione di difficoltà economica che si suppone e ci si augura provvisoria, un secondo requisito consiste nel dimostrare la temporanea situazione di disagio che terrà in conto dello stato libero o in qualunque forma ‘unito’ del richiedente, testimoniato nel primo caso da un reddito che non dovrà superare i 6.085,30 Euro annuali e, nel secondo caso, i 12.170,60 Euro annuali.
La prestazione che, come detto, è temporanea e revocabile quando il limite reddituale risultasse superato, è inoltre non reversibile (cioè non trasmissibile in eredità ai familiari superstiti) in quanto concesso e commisurato sulla situazione specifica del richiedente e non più attuale in caso di sua mancanza.
Una volta quindi chiarito a che età si prende la pensione sociale e quale sia il reddito massimo per avere diritto agli assegni sociali, l’ultimo requisito necessario è quello della residenza effettiva in Italia per i Cittadini italiani, i Cittadini comunitari iscritti all’Anagrafe, i Cittadini extracomunitari familiari di un Cittadino comunitario, i Cittadini extracomunitari titolati di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo nonché i Cittadini stranieri o Apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
A differenza di altre prestazioni erogate dall’INPS indipendentemente da dove il beneficiario soggiorni o risieda, nel caso in cui il richiedente trascorra all’estero più di 29 giorni gli assegni sociali verranno sospesi in attesa di accertamenti e, qualora si accerti che sia residente all’estero, non avrà diritto all’assegnazione della prestazione (o ne perderà il diritto, con obbligo di restituzione di quanto percepito) non solo nel caso in cui si accerti che sia formalmente iscritto all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) ma anche in tutti i casi in cui trascorra fuori dall’Italia la maggior parte dell’anno!
Il calcolo di quanto effettivamente erogato varia a seconda delle condizioni economiche del richiedente ma la misura intera della prestazione a cui ha diritto chi non sia coniugato e non possieda alcun reddito consiste in 468,10 (quattrocento sessantotto virgola dieci) Euro mensili, per 13 (tredici) mensilità.
La richiesta può essere presentata autonomamente sul portale INPS dopo essersi autenticati con lo SPID (si veda, per chiarimenti, A cosa serve lo SPID?).
Per quanto qui eventualmente non trattato, si veda la specifica scheda informativa di INPS oppure si chieda un nostro Parere legale on-line entro 24 ore a € 19.90
Photo credit, Adobe Stock license 139052043
Hai perso il treno della Pace fiscale?
E' ancora possibile beneficiare della pace fiscale (oggi Tregua fiscale) per fare la pace con il Fisco risparmiando sanzioni e interessi?
E’ in arrivo una nube radioattiva dall’Ucraina?
Tutti smentiscono l'arrivo di una nube radioattiva sull'Europa ma un picco di radioattività molto evidente c'è e te lo mostro...
Telelavoro e Smart working: le nuove frontiere del diritto del lavoro
Due delle modalità di lavoro più innovative degli ultimi anni sono telelavoro e smart working e il diritto del lavoro adeguarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici...
Guida completa al GDPR per le PMI: come adeguarsi alle normative sulla privacy dei dati
Vediamo in questa brevissima guida completa al GDPR per le PMI i nuovi e stringenti requisiti per il trattamento delle informazioni personali degli individui all'interno dell'Unione Europea
Licenziato chi si addormenta sul posto di lavoro!
La Corte di Cassazione ha bocciato il ricorso di un lavoratore stabilendo che «l'addormentarsi costituisce abbandono del posto di servizio» e possa essere legittimamente licenziato chi si addormenta sul posto di lavoro...
Il Governo Meloni sta fallendo nella gestione del PNRR?
Dopo i proclami elettorali in cui si dicevano Pronti!, la maggioranza ha fatto la peggior figura possibile mancando l'approvazione del DEF e mettendo a rischio i fondi del PNRR. Il Governo Meloni sta fallendo nella gestione del PNRR?