Breve guida alla pensione ordinaria di invalidità

La pensione ordinaria di invalidità è un diritto fondamentale per coloro che, a causa di una malattia o di un infortunio, non sono più in grado di lavorare. Questo tipo di pensione, prevista dal nostro ordinamento giuridico, rappresenta un sostegno economico indispensabile per garantire una vita dignitosa a chi non può più provvedere autonomamente al proprio sostentamento.

La pensione ordinaria di invalidità è disciplinata dall’articolo 12 del Decreto Legislativo n. 509 del 1988 e dall’articolo 33 del Decreto Legislativo n. 503 del 1992. Questi due riferimenti normativi stabiliscono i requisiti necessari per accedere a questa prestazione e le modalità di calcolo dell’importo.

Per poter accedere alla pensione ordinaria di invalidità, è necessario che il richiedente sia affetto da una invalidità permanente, totale e assoluta, che gli impedisca di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Inoltre, è necessario che l’invalidità sia sopraggiunta prima del compimento del 65esimo anno di età e che il richiedente abbia versato almeno cinque anni di contributi, di cui almeno tre nei cinque anni precedenti la domanda.

Il calcolo dell’importo della pensione ordinaria di invalidità avviene in base ai contributi versati dal richiedente nel corso della sua vita lavorativa. In particolare, si tiene conto del reddito medio annuo percepito negli ultimi anni di attività e del numero di anni di contribuzione.

A parere di chi scrive, è importante sottolineare che la pensione ordinaria di invalidità non è cumulabile con altre prestazioni previdenziali, come ad esempio la pensione di vecchiaia o la pensione di inabilità. Tuttavia, è possibile cumularla con il reddito di lavoro, purché questo non superi un determinato limite stabilito dalla legge.

Altresì, è fondamentale ricordare che la pensione ordinaria di invalidità è soggetta a rivalutazione annuale, in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo. Questo significa che l’importo della pensione può aumentare di anno in anno, per garantire al pensionato un potere d’acquisto costante nel tempo.

La domanda per la pensione ordinaria di invalidità deve essere presentata all’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che è l’ente preposto alla gestione di questa prestazione. La domanda può essere presentata online, attraverso il sito dell’INPS, o in forma cartacea, presso uno degli sportelli dell’Istituto.

Una volta presentata la domanda, l’INPS provvederà a valutare la situazione del richiedente, attraverso una visita medica di accertamento. Se la domanda viene accettata, l’INPS provvederà a erogare la pensione ordinaria di invalidità a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Possiamo quindi dire che la pensione ordinaria di invalidità rappresenta un importante strumento di protezione sociale per coloro che, a causa di una invalidità, non sono più in grado di lavorare. Tuttavia, per poter accedere a questa prestazione, è necessario soddisfare una serie di requisiti, sia di natura medica che contributiva.

Inoltre, è importante ricordare che la pensione ordinaria di invalidità non è cumulabile con altre prestazioni previdenziali e che l’importo della pensione è soggetto a rivalutazione annuale. Infine, la domanda per la pensione ordinaria di invalidità deve essere presentata all’INPS, che provvederà a valutare la situazione del richiedente e, in caso di accoglimento della domanda, a erogare la pensione.

Quindi, se siete affetti da una invalidità permanente, totale e assoluta, e avete versato almeno cinque anni di contributi, potreste avere diritto alla pensione ordinaria di invalidità. Non esitate a informarvi e a presentare la vostra domanda: la pensione ordinaria di invalidità può rappresentare un importante sostegno economico per garantire una vita dignitosa a chi non può più lavorare.