Le riforme del Codice penale degli ultimi anni costituiscono importanti interventi di innovazione, con l’obiettivo di adeguare il sistema sanzionatorio ai cambiamenti della società.
Tra le novità più significative troviamo sicuramente l’introduzione di nuove fattispecie di reato, come il cyberbullismo, una revisione delle pene e delle misure alternative al carcere e un contributo significativo è venuto dalla cosiddetta legge contro il femminicidio del 2013 che ha introdotto il reato di stalking e inasprito le pene per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, oltre a velocizzare l’allontanamento del reo dalla casa familiare.
Nel 2015 la legge contro i crimini ambientali ha successivamente reso più severe le sanzioni per i reati di disastro ambientale, traffico illecito di rifiuti e inquinamento ed è invece stato depenalizzato il reato di clandestinità, trasformandolo in semplice illecito amministrativo.
Tra le più recenti riforme del Codice penale negli ultimi anni, va citato certamente l’ampliamento delle misure alternative al carcere, come i lavori socialmente utili, la detenzione domiciliare e l’affidamento in prova ai servizi sociali, e un generale orientamento che punta più marcatamente alla rieducazione.
Le recenti riforme hanno dunque aggiornato il Codice penale allineandolo ai cambiamenti sociali intervenuti e per il prossimo futuro la sfida sarà di bilanciare la prevenzione dei reati, la certezza della pena e il reinserimento del condannato per un sistema sanzionatorio più efficace e umano.
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