La decurtazione dei punti dalla patente di guida è una delle sanzioni amministrative più comuni per le infrazioni al codice della strada e non c’è guidatore che non si sia chiesto almeno una volta dopo quanti anni ti ridanno i punti sulla patente…
Beninteso, quando si supera una certa soglia di punti decurtati scatta automaticamente la sospensione della patente ma, per le infrazioni per così dire ‘minori’, quanto tempo ci vuole affinché i punti decurtati vengano riassegnati?
In Italia esiste un regolamento chiaro in merito alla cancellazione dei punti dalla patente. I punti decurtati vengono cancellati dopo un periodo di tempo prestabilito, a patto che nel frattempo il conducente non commetta altre infrazioni. Generalmente il periodo è di 2 anni dalla data dell’infrazione che ha provocato la decurtazione.
Nel dettaglio, se si commette un’infrazione che prevede la decurtazione di 2 o 3 punti, questi verranno cancellati automaticamente dopo 2 anni dalla data in cui è stata commessa la violazione. Se invece si perdono 5 o più punti, il tempo di attesa per la cancellazione sale a 3 anni.
In ogni caso, affinché avvenga la cancellazione dei punti è indispensabile che nel periodo di tempo interessato non si commettano altre violazioni che prevedono la decurtazione di punti. In tal caso, infatti, i termini si allungano in base alle nuove infrazioni.
In Italia quindi i punti tolti dalla patente vengono cancellati gradualmente dopo due o tre anni dall’infrazione, a seconda del punteggio decurtato, a patto di non commettere altre violazioni nel frattempo. Questo meccanismo permette un graduale reintegro del proprio punteggio.
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