La donazione è un istituto giuridico che ha radici antiche e che nel diritto italiano è disciplinato principalmente dal Codice Civile che prevede anche i casi in cui una donazione può essere annullata.
Essa consiste nel trasferimento gratuito di un bene da parte di una persona, chiamata donante, a favore di un’altra persona, chiamata donatario. La donazione può riguardare beni mobili, immobili, denaro, titoli di credito o anche diritti personali.
L’atto di donazione è quindi caratterizzato dalla gratuità, ovvero dalla mancanza di una controprestazione economica richiesta al donatario che agisce per esclusivo spirito di liberalità. In altre parole, il donante decide di trasferire il proprio bene al donatario senza richiedere alcun compenso, di denaro o altra natura, in cambio.
E’ importante sottolineare che la donazione, una volta effettuata, è di regola irrevocabile. Ciò significa che il donante non può ritirare il bene donato o annullare l’atto di donazione in modo arbitrario per l’esigenza di certezza negli assetti tra i privati a cui la legge sempre tende ma è altrettanto importante sapere che la normativa italiana prevede alcuni casi eccezionali una donazione può essere annullata!
Una donazione può essere annullata per ingratitudine del donatario
Una delle principali cause di revoca della donazione è l’ingratitudine del donatario. Secondo l’articolo 800 del Codice Civile, il donante può revocare la donazione se il donatario ha tenuto un comportamento grave nei confronti del donante, come ad esempio un’offesa grave, un attentato alla sua vita, la mancata assistenza in caso di necessità o un’azione legale temeraria o sprezzante.
Sempre per garantire la stabilità nei rapporti e negli assetti patrimoniali degli interessati, la revoca per ingratitudine deve essere richiesta entro un anno dal momento in cui il donante ha avuto conoscenza del fatto che giustifica la revoca. Passato quel termine, si presume che sia un qualche cosa che il donante ha potuto sopportare e che non lo abbia scosso al punto da chiedere la revoca della donazione.
Una donazione può essere annullata per non rispetto delle condizioni previste
Un’altra causa di revoca della donazione è rappresentata dall’inadempimento del donatario a determinate condizioni stabilite nel momento della donazione stessa. Ad esempio, se il donante ha specificato che il bene donato deve essere utilizzato per uno scopo specifico e il donatario non rispetta tale condizione, il donante può richiedere la revoca della donazione.
È importante notare che la revoca della donazione deve essere sempre richiesta attraverso una procedura legale per la quale sarà necessaria l’assistenza di un avvocato…
Dal punto di vista giurisprudenziale, è possibile fare riferimento a diverse sentenze emesse dai tribunali italiani che hanno trattato casi di revoca confermando che la donazione può essere revocata, per le giuste ragioni e nei giusti tempi.
La Corte di Cassazione, ad esempio, ha affermato che per configurare l’ingratitudine del donatario è necessario un comportamento grave e non semplicemente una mancanza di gratitudine. Inoltre, la Corte ha sostenuto che la revoca per ingratitudine non può essere richiesta per fatti che erano noti al donante al momento della donazione stessa.
La donazione nel diritto italiano è un atto di trasferimento gratuito di un bene da parte del donante al donatario e che, sebbene la donazione sia di regola irrevocabile, esistono però eccezioni che ne consentono la revoca, come l’ingratitudine del donatario o l’inadempimento alle condizioni stabilite. È consigliabile consultare un avvocato per ottenere una consulenza specifica e verificare le norme e la giurisprudenza applicabili nel caso concreto.
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