La lotta all’evasione fiscale è una priorità per il nostro Paese dato l’elevato tax gap stimato ogni anno tra imposte teoriche da riscuotere ed entrate effettive nelle casse dello Stato, e con essa sono diventate indispensabili nuove strategie dell’Agenzia delle Entrate, rese possibili dall’incrocio delle banche dati e dall’utilizzo delle tecnologie più avanzate tra cui l’Intelligenza Artificiale.
In particolare, è stata creata una super-anagrafe dei conti correnti che permette di monitorare i movimenti di denaro di cittadini e imprese in tempo reale. In questo modo, eventuali incongruenze tra quanto dichiarato al fisco e flussi finanziari reali possono essere intercettate rapidamente. Ma non solo: algoritmi sofisticati basati sull’intelligenza artificiale sono in grado di individuare potenziali evasori analizzando milioni di dati, senza bisogno di controlli a tappeto che richiederebbero un dispiegamento enorme di risorse umane.
Ulteriore strumento importante nell’àmbito delle nuove strategie dell’Agenzia delle Entrate è la fatturazione elettronica, che traccia in formato digitale tutte le operazioni IVA delle partite IVA così che sia più facile scovare frodi, e semplici errori involontari, anche in tempo reale. Per contrastare l’omessa dichiarazione dei redditi vengono incrociati i dati su consumi e acquisti con quanto risulta sulle dichiarazioni, segnalando le situazioni incongrue.
Infine, per scovare gli evasori totali vengono utilizzati sofisticati mezzi di ricognizione satellitare e aerea che permettono, ad esempio, di individuare immobili e annesse pertinenze non dichiarate al catasto.
Il nodo della Privacy nelle nuove strategie dell’Agenzia delle Entrate
La privacy dei contribuenti è da sempre un aspetto centrale quando si parla di strategie di monitoraggio messe in atto dall’Agenzia delle Entrate.
L’utilizzo di banche dati e tecnologie avanzate da parte del Fisco deve infatti sempre rispettare le norme sulla protezione dei dati personali così come, in particolare, il trattamento delle informazioni sensibili che deve avvenire in base ai principi di liceità, correttezza e trasparenza previsti dal GDPR.
I dati raccolti possono così essere incrociati dall’Agenzia delle Entrate solo per finalità di accertamento fiscale e contrasto all’evasione, non possono essere diffusi o utilizzati per altri scopi, tanto che sono previste figure specifiche come il Responsabile della Protezione Dati che vigilano sul corretto utilizzo delle informazioni.
Altrettanto gli algoritmi di Intelligenza Artificiale sono programmati in modo da analizzare grandi volumi di dati in forma anonima e aggregata, senza risalire all’identità delle persone, e solo nel caso in cui emergano profili di rischio sussiste l’obbligo di approfondire le singole posizioni.
La lotta all’evasione attraverso le nuove strategie dell’Agenzia delle Entrate comporta maggiori controlli ma ciò non deve andare a discapito del diritto alla riservatezza. È compito del Garante Privacy verificare che l’Agenzia delle Entrate operi sempre nel rispetto delle norme, tutelando privacy e diritti dei contribuenti.
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