Considerazioni sul licenziamento per giusta causa
Il licenziamento per giusta causa deve discendere da specifici comportamenti gravi e inadempimenti del dipendente
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Il licenziamento per giusta causa deve discendere da specifici comportamenti gravi e inadempimenti del dipendente
Agendo tempestivamente è possibile reagire a un licenziamento discriminatorio, ripristinare la propria dignità lesa e ottenere una sanzione esemplare nei confronti del datore di lavoro…
Cassazione: si può essere licenziati sulla base delle risultanze di un agenzia investigativa, incaricata dal datore di lavoro di controllare la commissione di eventuali illeciti. L’attività di indagine non deve però riguardare l’ordinaria attività lavorativa. L’articolo e il testo della sentenza su ilsole24ore.com
Cassazione: se il dipendente insulta il capo, ma lo fa una sola volta, non è così grave da causare il licenziamento. L’articolo su lastampa.it
Cassazione: è punibile con la sanzione disciplinare della sospensione ma non con il licenziamento il dipendente che lascia il posto di lavoro pochi minuti prima della fine del turno alterando il foglio delle presenze. L’articolo e il testo della sentenza su ilsole24ore.com
La Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento inflitto ad un cassiere della Fondazione Teatro alla Scala di Milano, accusato di aver accettato pagamenti con mezzi vietati, ossia con assegni rivelatisi poi non coperti. L’articolo su lastampa.it
Cassazione: il licenziamento per ritorsione fa sempre scattare la tutela reale prevista dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, al di là della qualifica del dipendente e delle dimensioni dell’azienda. L’articolo su lastampa.it
Per un licenziamento due giudizi paralleli con esiti difficilmente conciliabili: il verdetto dell’uno dispone il risarcimento al lavoratore, che all’esito dell’altro accetta però la transazione «per ogni pretesa». Risultato? Gli eredi restituiscono al datore l’importo ottenuto per i danni non patrimoniali. L’articolo su lastampa.it
È sufficiente la cosiddetta «giustificatezza» contrattuale del recesso: ossia quel criterio di valutazione più ampio della giusta causa o del giustificato motivo che la legge pone come condizione di un licenziamento legittimo. L’articolo su lastampa.it
Per la Cassazione è legittimo il licenziamento di un dipendente che ha dato ad un ex collega la sua password della rete aziendale.